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Empoli. Adesso testa al Sassuolo. Dopo Napoli serve continuità

Una parte del gruppo azzurro impegnato in una seduta di allenamento al “Sussidiario” (Foto Empoli Fc)
Una parte del gruppo azzurro impegnato in una seduta di allenamento al “Sussidiario” (Foto Empoli Fc)

Domenica la squadra in campo per cercare di confermare l’impresa del Maradona Andreazzoli ritrova l’intero gruppo e potrà lavorare con tutta la rosa a disposizione

21 novembre 2023
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EMPOLI. L’impresa di Napoli brilla ancora negli occhi del gruppo azzurro, così come lo splendido gol di Kovalenko che ha consentito all’Empoli di battere i campioni d’Italia e scavalcare il Cagliari. Il punticino davanti ai rossoblù, per il momento, fa uscire gli azzurri dalle sabbie mobili, ma la strada è ancora lunga da percorrere e, dopo la sosta del campionato per gli impegni con le varie Nazionali, Andreazzoli è tornato a dirigere la seduta di allenamento senza però avere il gruppo al completo. All’appello si contano le assenze di coloro che hanno dovuto rispondere alla convocazione, il cui rientro è previsto nella giornata odierna. Fra gli empolesi in giro per il mondo, spicca la coppia Berisha-Ismajli, in gran forma sul terreno del Maradona e di nuovo protagonisti nel pareggio per 1-1 contro la Moldova che ha consentito all’Albania di strappare la qualificazione agli Europei. A correre e sudare per la Nuova Zelanda si è visto anche Cacace, nell’amichevole persa contro la Grecia per 2-0, e Marin fuori dalle rotazioni della partita di Napoli ma pilastro della sua Romania nel successo contro Israele per 2-1. A chiudere il valzer i baby azzurri chiamati in U21, dall’Italia di Nunziata che ha affrontato il San Marino vincendo per 7-0, senza Fazzini, ma con Guarino che è stato gettato nella mischia al 63’ al posto di Pirola. Chi ha brillato meno è stato Shpendi, titolare nella brutta sconfitta per 5-0 che l’U21 albanese ha subìto contro la Romania. Fino alla panchina di Stubljar nell’amichevole della Slovenia contro la Turchia. A rientro completato, Andreazzoli dovrebbe finalmente riavere l’intera rosa a disposizione per la doppia seduta di allenamento in programma domani e mettere la testa verso la sfida di domenica 26 novembre alle 15, in casa contro il Sassuolo guidato dall’ex Dionisi.

Nel frattempo, si accendono anche le luci dei riflettori sulla 12esima edizione del Gran Galà del calcio, in scena questa sera presso il Saint Joseph Resort di Salerno, l’evento è stato ideato e prodotto dal giornalista e Project Manager Donato Alfani e nel corso degli ultimi anni ha avuto il merito di annoverarsi fra i premi più importanti del panorama calcistico nazionale. Nella lista dei riconoscimenti sono tanti i nomi che in passato hanno contribuito alla causa empolese. Uno su tutti, Fabiano Parisi. Il terzino, passato in estate alla Fiorentina, sarà premiato come “Miglior giovane calciatore dell’anno”, una valorizzazione importante che si basa sulle ottime prestazioni che il ragazzo ha effettuato nella scorsa stagione con la casacca dell’Empoli. Insieme a Parisi, però, ci sono altri personaggi illustri che hanno scritto le pagine più belle della storia empolese. E allora come non ricordare del passaggio di Provedel nella società di Corsi: quando il numero uno della Lazio – che riceverà il premio di “Miglior portiere dell’anno” – contribuì alla promozione in A nel 2018 sotto la guida proprio di Andreazzoli. Un successo condiviso con un altro festeggiato dell’evento, Giovanni Di Lorenzo, l’attuale capitano del Napoli che in quella splendida cavalcata salì alla ribalta come uno dei difensori più interessanti del campionato, e che verrà accolto, grazie allo storico scudetto partenopeo, con la carica di “Miglior calciatore dell’anno”. L’artefice di quel Napoli così travolgente è stato Luciano Spalletti, altro nome legatissimo all’ambiente azzurro premiato, manco a dirlo, come “Miglior allenatore dell’anno”. Infine, scorrendo nella lista si trovano anche i ricordi più compassati di Casale e Frattesi, fino a Federico Barba, passando per quelli molto più veraci e romantici di Maurizio Sarri.

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