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Empoli, è l’ora di uscire dai blocchi: con la Salernitana un match chiave

di Francesco Bartalini
Empoli, è l’ora di uscire dai blocchi: con la Salernitana un match chiave<br type="_moz" />

Gli ospiti hanno 2 giorni di riposo in più. Andreazzoli promuove Ranocchia

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EMPOLI. Non può certo essere la partita che decide la stagione dell’Empoli, e mai potrebbe esserlo visto che siamo solo alla sesta giornata di campionato, ma senza ombra di dubbio il testa a testa di oggi pomeriggio con la Salernitana è un’occasione più che ghiotta per provare a muovere la classifica degli azzurri, ancora fermi al palo dopo i primi cinque turni. «Affrontiamo una squadra – ha dichiarato mister Andreazzoli nella consueta conferenza stampa pre-partita – che ha tre punti più di noi. Sarà una gara diversa da quella che abbiamo giocato domenica, ma credo che mettere pressione sui ragazzi non faccia bene alla squadra. Vorrei dire e fare tante cose, ma purtroppo il tempo è tiranno. La Salernitana è una squadra di qualità, come tutte quelle che partecipano alla Serie A. Non so ancora cosa dirò al gruppo prima della partita. Quello che so è che lo spogliatoio è unito e ha voglia di migliorare». Sotto osservazione continua a esserci l’attacco azzurro, con l’Empoli che non ha ancora segnato nemmeno un gol nei 450 minuti più recupero disputati fino a questo momento in Serie A. «La qualità degli attaccanti – ha ribadito il tecnico di Massa – fa la differenza, ma noi possiamo migliorare la qualità con l’armonia del gioco o la sinergia con i compagni. Non è un problema facilmente superabile, perché segnare in Serie A non è semplice, ma penso che il lavoro che stiamo facendo possa dare i suoi frutti». Come di consuetudine, Andreazzoli ha preferito non sbottonarsi su chi farà parte dell’undici titolare, anche se ha lasciato qua e là qualche indizio, soprattutto per quel che riguarda Caputo, che non ha giocato contro l’Inter per un problema fisico, e Ismajli, costretto a uscire prima della fine con i nerazzurri per un problema fisico: «La Salernitana ha il vantaggio di aver giocato venerdì, mentre noi abbiamo giocato domenica. Ed è un vantaggio non tanto perché hanno avuto due giorni in più di riposo, ma perché noi con quei due giorni avremmo avuto più certezze e meno dubbi sul poter recuperare qualcuno oppure no». Tra chi ha fatto bene contro l’Inter, tanto da potersi meritare una chance dal primo minuto anche oggi, c’è sicuramente Ranocchia, autore di una buona prova alla prima da titolare in Serie A con la maglia dell’Empoli. «Ranocchia – ha detto Andreazzoli – mi ha dato l’impressione di avere una buona predisposizione per giocare come regista. Ha tante qualità migliorabili sotto molti aspetti, per esempio deve crescere nel cercare la posizione in campo da tenere o come mettersi per ricevere meglio la palla. Noi dobbiamo fargli capire quali sono le strade che potranno portarlo a migliorare». Sempre parlando di singoli, sulla possibile presenza o meno di Destro dal primo minuto queste sono state le parole del mister: «In estate ha fatto un lavoro incredibile con tanto sacrificio per arrivare a essere nella condizione ideale, ma ancora manca qualcosa. Non vogliamo esagerare con lui, vogliamo far sì che possa ritornare a essere il Destro che tutti ci ricordiamo. Con un po’ di pazienza potremo far affidamento anche su di lui». Infine, in chiusura, Andreazzoli ha voluto nuovamente omaggiare gli applausi arrivati alla squadra da parte della Curva Maratona dopo il fischio finale di Empoli-Inter: «Non è una cosa che succede tutti i giorni vedere una squadra che alla quinta sconfitta in fila va a salutare i tifosi e i tifosi che osannano i calciatori. Spesso vediamo allenatori e calciatori che vengono chiamati dai tifosi per scusarsi di chissà che cosa, invece qui c’è entusiasmo nel cercare di migliorare una situazione che ora è deficitaria. Qui a Empoli sembra di essere in Inghilterra. Quando vedi i ragazzi che danno tutto fino all’ultimo al cospetto di una squadra, la gente si rende conto di quanto hai speso e ti fa gli applausi, ma non è una cosa che succede ovunque».
 

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