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Empoli, Andreazzoli e la rivelazione post Inter: «Ismajli? L’infortunio è colpa mia»

l tecnico Aurelio Andreazzoli durante la partita con l’Inter (foto Autovino)
l tecnico Aurelio Andreazzoli durante la partita con l’Inter (foto Autovino)

Il tecnico azzurro parla dopo il match del Castellani: «Abbiamo fatto un’ottima gara, preparata in due giorni scarsi»

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EMPOLI. Stiven Shpendi che corre più di quanto gli si chiede. Ardian Ismajli che insiste per restare in campo nonostante il fastidio a una gamba (e poi si rompe). Sono due segnali che qualcosa è cambiato nel gruppo con l’arrivo di Aurelio Andreazzoli. È lo stesso tecnico azzurro a raccontare i retroscena al termine della partita persa con l’Inter.

«Sì, Stiven si è sacrificato anche troppo – spiega il mister – Gliene chiedevo anche meno di sacrificio, si vede che non mi sono fatto capire». C’è da capirlo, invece, il ragazzo, all’esordio dal primo minuto direttamente dalla Serie C contro i mostri sacri dell’Inter. Ha voglia di giocare e di far vedere che l’Empoli ha... shpeso bene i suoi soldi.

«Ismajli? È colpa mia se si è fatto male – taglia corto Andreazzoli – Lo dovevo togliere alla fine del primo tempo (quando in effetti era stato mandato a scaldarsi Walukiewicz, ndr). Se uno sta bene gioca, altrimenti va a fare la doccia».

Detto questo, il tecnico si dice «estremamente soddisfatto» per la risposta avuta dalla squadra. «Abbiamo fatto la gara che volevamo fare – spiega Andreazzoli – Di contrapposizione al bisogno, di proposizione quando c’è stata la possibilità, di sacrificio fino al 95’, che è la cosa più importante. Loro sono stati bravi e fortunati. Nello spogliatoio ho fatto i complimenti sinceri ai miei. Lì dentro ci sono persone che hanno occhi che mi piacciono».

Al timoniere azzurro è piaciuto soprattutto l’atteggiamento, il coraggio: «Se non hai coraggio, contro l’Inter diventa difficile, ci vuole l’elmetto. Ci vuole un po’ di tempo, il tempo che ti fa rendere conto che il diavolo non ha le corna così lunghe come pensavi. Sono sempre lunghe, per carità, ma non così lunghe».

E lunga è anche la strada che, per fortuna dell’Empoli, porta alla fine del campionato. Andreazzoli è convinto che ci sia tutto il tempo per rimontare, a cominciare dalla partita di mercoledì con la Salernitana.

Il dirimpettaio Inzaghi dice di aver visto bene l’Empoli. «Non è una squadra in crisi. Certo i risultati pesano».

Sulla partita del Castellani aggiunge che «dovevamo fare il secondo gol, perché poi ti capita un infortunio (quello di Arnautovic, ndr) e soffri». A proposito dell’austriaco che si è stirato al 90’ l’allenatore nerazzurro dice che per ora non c’è l’intenzione di tornare sul mercato degli svincolati, poi si vedrà.

«Abbiamo fatto un’ottima gara, preparata in due giorni scarsi – chiosa – di fronte a un avversario che aveva forti motivazioni. Mi piace la voglia che hanno i miei di migliorare. E mi piace la nostra tifoseria: ci hanno accompagnati dallo svincolo fino allo stadio e siamo arrivati qui che sembrava di essere a San Siro. È una bella atmosfera».

Non per smentirlo, ma succede puntualmente quando le grandi squadre arrivano al Castellani.

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