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Empoli, operazione coraggio per non fare da sparring partner

di Luca D'Alessandro
Empoli, operazione coraggio per non fare da sparring partner<br type="_moz" />

Contro l’Inter il tecnico Andreazzoli vorrebbe schierare una formazione più offensiva rispetto alle prime quattro giornate coincise con altrettanti ko

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EMPOLI. Si sarà ormai abituato, mister Andreazzoli, a esordire sulla panchina dell’Empoli. La sua quarta prima volta, però, potrebbe essere quella più complicata della sua lunga storia in azzurro. Se già l’Inter è scoglio difficile in ogni momento, affrontarla dopo l’inconsistente pareggio di Champions acciuffato all’ultimo in casa della Real Sociedad potrebbe voler dire trovarsi di fronte una squadra pronta a voler ritornare in carreggiata. E l’esempio dolorosissimo della Roma sta a ricordare quanto siano pericolose certe motivazioni.

I nerazzurri dovrebbero cambiare volto rispetto al mercoledì europeo, con mister Inzaghi intento a non rovinare subito la condizione dei suoi uomini più importanti. Compito reso semplice dalla lunghissima rosa a disposizione del tecnico piacentino. Ecco allora pronti a riposare Lautaro Martinez, insieme al compagno di reparto Arnautovic titolare in Spagna, Barella a centrocampo e Bastoni in difesa. I sostituti non sono da meno, visto che ci si attende il ritorno alla titolarità di Dimarco e Acerbi, del mattatore del derby Thuram in attacco, e dovrebbe giocare dal primo minuto anche l’ex Frattesi. Ci sono ancora dubbi sulle condizioni di Çhalhanoglu, ma è veramente difficile pensare di vedere un altro ex come Asllani titolare al Castellani.

Come risponderà mister Andreazzoli è facile prevederlo. Nessun giochetto tattico, nessuna contromossa per cercare di contrastare il gigante nerazzurro: il modulo tornerà a essere il caro vecchio marchio di fabbrica del tecnico massese, il 4-3-1-2. L’unica incertezza, già presente spesse volte nella sua terza esperienza a Empoli, è quella legata al reparto offensivo. Infatti Caputo dovrebbe essere confermato come il perno dell’attacco azzurro, così come Baldanzi dovrebbe tornare a occupare stabilmente la sua amata posizione sul centro della trequarti. Ma chi sarà il terzo? La sensazione è che sia una lotta a due tra Shpendi e Cambiaghi, con Cancellieri indietro come terza scelta; se dell’ex Atalanta si è molto più coscienti dell’apporto che può dare alla squadra e alla fase offensiva, Andreazzoli non è mai stato timido nel buttare nella mischia i giovani che ritiene pronti, anche nel caso in cui si incontri una big del calcio europeo come l’Inter. Così le quotazioni di Shpendi sono nettamente al rialzo, ma va detto che chiunque di questi potrebbe assomigliare più a un trequartista aggiunto che a una vera seconda punta.

L’altra grande novità che sembra defilarsi all’orizzonte è in mediana. Dove sarebbe confermato Maleh come mezzala di sinistra, reduce dalle prime due partite non proprio brillantissime, ma avverrebbe un cambio in cabina di regia: fuori Marin e Grassi, dentro quel Ranocchia che ha guardato la squadra perdere quattro gare di fila seduto in panchina per 360 minuti e rotti. Il cambio di atteggiamento proposto da Andreazzoli non potrebbe essere più evidente, visto che si parla anche del ritorno di Ebuehi a destra al posto di Bereszynski: non c’è Inter che tenga, a Empoli si gioca con una mentalità propositiva. Chissà che non sia proprio il vecchio nuovo imperativo, quello che vuole attaccare e far gol in ogni momento possibile, la spinta che serve a questa rosa per staccarsi dal blocco di partenza.
 

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