Empoli

Empoli Zanetti paga per la disfatta Esonero vicino, ipotesi Andreazzoli

di Paolo Nencioni
Empoli Zanetti paga per la disfatta Esonero vicino, ipotesi Andreazzoli

Sono circolati anche i nomi di Nicola, Giampaolo, Gotti e Semplici

19 settembre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





EMPOLI. L’avventura di Paolo Zanetti sulla panchina dell’Empoli sembra arrivata al capolinea e già oggi potrebbe arrivare l’ufficialità dell’esonero dell’allenatore di Valdagno dopo la disfatta di Roma, quei sette gol che pesano come un macigno sulle spalle del tecnico, della società e della squadra, ancora al palo dopo quattro giornate del campionato di Serie A.

Nei momenti di crisi tutti amano dire che la colpa non è solo dell’allenatore, ma di tutti, presidente, direttore sportivo, giocatori. Lo ha detto anche Pietro Accardi dopo il rovescio dell’Olimpico. Alla fine però paga sempre il solito, cioè l’allenatore. Fa parte del gioco e chi sceglie questo mestiere lo sa.

Lo sa anche Paolo Zanetti, che pure era stato voluto fortemente dal presidente Corsi e dal direttore sportivo Accardi, per quanto ha fatto vedere su altre panchine e per le sue doti umane. Finora ha avuto un ottimo rapporto con la società e ha ancora due anni di contratto.

La scorsa stagione era al timone di una squadra oggettivamente più forte di questa, aveva tra i pali un certo Vicario, sulla corsia sinistra Parisi e una riserva di lusso come Bajrami, tanto che in pratica, come accaduto l’anno prima con Andreazzoli, ha costruito la salvezza nel girone d’andata (25 punti) per poi veleggiare più o meno tranquillamente verso l’obbiettivo dei 40 (anzi 43). Sono passati meno di quattro mesi dalla clamorosa vittoria sulla Juventus al Castellani e sembra un secolo. Ora si può dire che è stata una specie di canto del cigno perché da quel giorno l’Empoli non ha più vinto. Subito fuori in Coppa Italia per mano del Cittadella; battuto in casa all’esordio in campionato dal Verona che pure doveva essere una squadra alla sua portata; battuto ancora più nettamente a Monza; battuto al Castellani dalla Juventus nonostante qualche segno di miglioramento, prima della disfatta dell’Olimpico. Zero punti, ma soprattutto zero gol fatti a fronte dei 12 subiti.

Il mercato non ha aiutato. Partito con l’idea del 4-2-3-1, che aveva funzionato nel finale di stagione, ha poi virato verso il 4-3-3 ingenerando un po’ di confusione, tante scommesse non ancora vinte e qualche esubero.

Quella di ieri è stata una giornata fitta di telefonate per il direttore sportivo Accardi, e probabilmente anche per il presidente Corsi. Telefonate forse già iniziate domenica sera. In mattinata sono iniziati a circolare i nomi dei possibili sostituti.

Il primo della lista era Davide Nicola, già accostato all’Empoli in passato e reduce dall’esonero di febbraio sulla panchina della Salernitana che pure aveva portato a una impensabile salvezza nella precedente stagione. Un cinquantenne specializzato in salvataggi che ha conosciuto anche realtà importanti come Genova, Bari e Torino, oltre al Crotone (un’altra salvezza impossibile, quella volta ai danni proprio dell’Empoli). Ma in serata la pista sembra essersi raffreddata, aprendo la strada a un altro nome caldo, l’usato sicuro di Aurelio Andreazzoli, che potrebbe avere qualche chance.

Nel corso della giornata sono stati fatti anche i nomi di Marco Giampaolo, che proprio a Empoli si era rilanciato nel 2015/2016 dopo essere uscito dal giro che conta, poi capace di portare gli azzurri a un ottimo 10° posto, ma trovare un accordo non sembra facile. Altri due nomi sono quelli di Luca Gotti, reduce da un paio di esoneri a Udine e a Spezia, e Leonardo Semplici, anche lui esonerato a Cagliari.

Sembrava che una decisione potesse arrivare in serata, ma così non è stato, anche perché il tempo è stato poco. Nessuno si aspettava un tracollo come quello dell’Olimpico e nonostante la pessima classifica evidentemente non si era pensato a un piano B. D’altra parte il fatto che l’eventuale esonero di Zanetti sia il primo della Serie A forse è anche un vantaggio perché di tecnici a spasso ce n’è più di uno. Il problema è trovare quello giusto. A meno che la notte non porti consiglio e non si decida di dare a Zanetti un’altra chance.

 

Primo piano
L'intervista

Peretola, l'annuncio di Carrai: «La nuova pista si fa. Ecco quando iniziano i lavori»

din Giuseppe Boi