Empoli, l’ultima capriola è lo scambio tra Piccoli e Maleh
L’arrivo del centrocampista da Lecce spiega anche l’accelerazione su Destro. Il centravanti preso in prestito dall’Atalanta parte prima dei 18 mesi previsti
EMPOLI. Alla luce di quanto successo nelle ultime quarantotto ore, è impossibile non associare al calciomercato dell’Empoli aggettivi come “inaspettato” e “sorprendente”. Non si può che parlare di sorpresa, infatti, per l’ultimo acquisto della sostanziosa campagna azzurra, il ritorno in rosa di quel Mattia Destro salutato con apparente facilità alla fine di giugno. Una scelta che ha spiazzato non solo i tifosi che, attraverso i social, hanno espresso un generico disappunto, ma anche analisti e addetti ai lavori. Che non fosse considerato chiuso il mercato a Monteboro l’avevano capito un po’ tutti: non solo per l’ovvia necessità di sostituire Caprile, ma anche perché si potevano individuare dei punti della rosa dove poter agire. Due esempi su tutti sono quelli del centro della difesa, dove non è impensabile lasciar partire Guarino per fare esperienza e cercare un quarto elemento diverso, e della mediana dove potrebbe valere lo stesso discorso per Haas. Due settori, soprattutto quello in mediana, dove sarebbe stato possibile cercare un po’ di valore aggiunto. Invece la società ha stupito tutti, andando ad agire in una casella che sembrava perfettamente coperta da Caputo e Piccoli nel 4-2-3-1 e anche in caso di cambio modulo, magari tornando al 4-3-1-2 con cui si è iniziata la scorsa stagione oppure cercando variazioni a tre punte, può essere integrata dall’utilizzo in posizione più avanzata di giocatori come Cambiaghi, Cancellieri e Gyasi. Così è arrivato il colpo che nessuno si aspettava, il ritorno in azzurro di Mattia Destro. Una punta che, chiaramente, porta in dote una lunga carriera fatta di tanti gol. Ma più che i noti momenti bui vissuti dal bomber marchigiano, di cui si è parlato estensivamente anche quando venne annunciato la scorsa stagione, fa piuttosto riflettere l’apporto dato nell’anno appena concluso. Diciassette partite giocate, ben sedici saltate per infortunio, un solo gol (la fantastica rovesciata contro il Torino), ma soprattutto un contributo dato alla causa che spesso è sembrato sotto media, ancor di più dopo essere rientrato dal problema al polpaccio che lo ha tenuto lontano dai campi da novembre ad aprile.
Ma se fino a ieri il ritorno di Destro poteva sembrare una mossa dettata da un senso di urgenza non del tutto condivisibile, tutto è stato più chiaro quando da Lecce è arrivata la notizia di uno scambio di prestiti tra Piccoli e Maleh, il centrocampista che il Lecce ha riscattato dalla Fiorentina dopo la salvezza ottenuta alla fine della scorsa stagione. Con l’attaccante classe 2001 ormai ai saluti, avere in rosa una sola punta di ruolo come Caputo, con Ekong alle sue spalle come riserva, non deve aver fatto dormire sonni tranquilli né a Zanetti né ad Accardi, con il ds che ha deciso di muoversi in fretta e furia per riportare Destro alla Carlo Castellani-Computer Gross Arena. Le risposte definitive sul Destro-bis potranno venire solo più in là nella stagione, dopo aver superato il tremendo trittico Juventus-Roma-Inter e sperando che la sosta per le Nazionali possa dare una mano a far tornare la quadra nella rosa di Zanetti. Nel segno, si spera, anche del figliol prodigo Mattia Destro: il traguardo dei 100 gol in Serie A, alla fine, dista solo nove reti.