Empoli, addio al “gigante” di cemento: scatta il piano di evacuazione. La data e le vie interessate
Marcignana: giù la torre idrica, 40 persone fuori dalle case. Organizzato un incontro pubblico all’Arci
EMPOLI. Un intervento destinato a cambiare la storia e lo skyline della frazione. Il 26 giugno sarà abbattuta la torre idrica di Marcignana, costruita nella seconda metà degli anni Cinquanta e dismessa ormai da anni. Il Comune, dopo l’abbattimento della cisterna di Avane, da mesi ha avviato le procedure per eliminare anche il gigante di cemento di via Antonio Negro, alto oltre 25 metri. Un intervento da 80mila euro che sarà concretizzato tra poco più di dieci giorni, accompagnato da un piano di evacuazione per ragioni di sicurezza, che interesserà tutte le persone, circa 40, che risiedono nella zona della cisterna.
«È stato un percorso lungo, ma siamo riusciti a provvedere a questo momento importante per la frazione – commenta il sindaco Alessio Mantellassi –. Era un impegno preso con i cittadini quello di rimuovere questa vecchia torre nel cuore della frazione, brutta e non più funzionale al suo scopo. Un impegno, quello degli uffici tecnici, cominciato alcuni anni fa: ora chiedo l’impegno dei cittadini nel rispettare l’ordinanza per la messa in sicurezza dell’area durante l’intervento di abbattimento».
Per eseguire l’intervento sarà necessaria l’evacuazione di un’area del raggio di 50 metri dal centro della struttura, come determinato dalla prefettura di Firenze durante la commissione tecnica territoriale dedicata. L’evacuazione è necessaria per l’incolumità pubblica durante le operazioni di demolizione e riguarda persone e animali che si trovano all’interno dell’area. Saranno chiuse anche imprese e negozi. «L’intervento era stato finanziato fin dall’insediamento della nuova amministrazione, l’iter è stato lungo ma finalmente togliamo una struttura ormai in disuso. È stata una richiesta più volte pervenuta dai cittadini al Comune che finalmente sarà esaudita», evidenzia l’assessore ai lavori pubblici Simone Falorni.
Il 26 giugno, quindi, tutte le persone residenti, domiciliate o presenti per qualsiasi motivo negli edifici in un raggio di 50 metri dalla cisterna, dovranno lasciare le case entro le 10. L’accesso alle abitazioni sarà vietato fino alla fine dell’intervento, previsto per le 17. Le strade interessate dal provvedimento sono via Antonio Negro (civici 3, 4, 6); via Bacoli e Palazzo (civico 3); via della Nave di Marcignana (civico 40). Dai dati comunali, sarebbero 43 le persone residenti o domiciliate nelle strade interessate, alle quali saranno notificate direttamente dal Comune le procedure per l’evacuazione, oltre a vari consigli e procedure da eseguire durante l’intervento. «Per ragioni di sicurezza – informa il Comune –, prima di lasciare le abitazioni sarà necessario lasciare le finestre socchiuse e abbassare completamente le tapparelle o chiudere le persiane per ridurre l’impatto dell’onda d’urto; assicurarsi di portare con sé tutti gli animali domestici; spostare automobili, moto e altri veicoli al di fuori dell’area di sicurezza (consigliati i parcheggi su via Saettino di fronte alla scuola, quello di via Filippo Turati e il parcheggio dietro al Circolo Arci). Oltre all’ordinanza di evacuazione, sono stati stabiliti anche alcuni provvedimenti alla viabilità: in via della Nave (dall’intersezione con via del Piano fino a quella con via Saettino), via Negro e via Bacoli e Palazzo saranno istituiti il divieto di transito e sosta dalle 8.30 alle 19 e il divieto di transito pedonale dalle 10 alle 19.
Per illustrare tutti i dettagli dell’operazione, il Comune ha organizzato per il prossimo 23 giugno un incontro pubblico, in programma alle 18 al circolo Arci di Marcignana.