Il Tirreno

Empoli

L’incidente

Cerreto Guidi, schiacciato da una cassaforma: chi è l’operaio grave

Cerreto Guidi, schiacciato da una cassaforma: chi è l’operaio grave

Il 33enne è ricoverato in codice rosso: la ricostruzione di quanto successo

30 marzo 2024
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CERRETO GUIDI. Un operaio di 33 anni è rimasto gravemente ferito poco prima delle 13,30 di ieri, mentre lavorava in una ditta , che ha sede in viale della Repubblica a Cerreto Guidi.

L’uomo, Muhammhad Naseer, di nazionalità pachistana, mentre stava operando vicino a una cassaforma, per cause in via di accertamento, è rimasto schiacciato con un braccio e parte del busto. Sul posto è accorsa un’ambulanza con medico a bordo della Misericordia di Empoli che ha trasportato il ferito in codice rosso all’ospedale San Giuseppe.

Nell’azienda è intervenuto il personale del Servizio prevenzione e igiene sui luoghi di lavoro dell’Asl Toscana Centro per fare i dovuti accertamenti sulla dinamica dell’infortunio e sulla presenza delle misure di sicurezza. La cassaforma è stata posta sotto sequestro in attesa delle disposizioni della magistratura. Il caso è stato segnalato al sostituto procuratore della Repubblica Christine Von Borries. Secondo le prime informazioni giunte dall’ospedale, il ferito sarebbe grave ma non in pericolo di vita.

Ha riportato fratture multiple al braccio sinistro, con lesioni vascolari. Per la parte ortopedica, è stato trattato chirurgicamente al San Giuseppe, poi è stato trasferimento al San Giovanni di Dio di Firenze per la parte vascolare. Al momento dell’incidente nella fabbrica c’erano anche altri operai che sono intervenuti per liberarlo e prestargli i primi soccorsi.

Sul caso sono intervenuti anche Giancarla Casini della Segreteria della Cgil Metropolitana di Firenze e Gianluca Lacoppola del coordinamento della Cgil Empolese valdelsa : «Il nostro pensiero va all’operaio ferito, nella speranza che possa superare l’incidente nel modo migliore. Fin d’ora come Cgil ci mettiamo a disposizione per ogni sostegno. Chiediamo ai servizi ispettivi di fare chiarezza su quanto avvenuto e per individuare le responsabilità. Come Cgil continuiamo a chiedere risposte concrete per la sicurezza sul lavoro».

P.P.

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