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Recupero dell’ex Montecatini, ecco la variante urbanistica

di Giacomo Bertelli
Recupero dell’ex Montecatini, ecco la variante urbanistica

Un mese di tempo per le osservazioni al progetto da 8 milioni

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CASTELFIORENTINO. Un mese di tempo per presentare osservazioni in merito ai prossimi interventi che riguarderanno l'ex Montecatini di Castelfiorentino. Il sito produttivo dismesso, di proprietà comunale, è al centro di ingenti risorse in arrivo per la sua riqualificazione e il comune valdelsano continua spedito la sua marcia per poter quanto prima far partire i cantieri.

Prima di arrivare a compiere questo significativo e storico passo si procede con tutti gli adempimenti burocratici che vedranno la nascita di otto appartamenti di “social housing” e la riqualificazione e recupero dell'edificio dove si trova lo storico paraboloide, struttura dal forte valore riconosciuta anche dalla Soprintendenza. Comune di Castelfiorentino e Regione Toscana hanno pubblicato la documentazione necessaria, con la contestuale variante agli strumenti urbanistici, che permetterà di poter voltare definitivamente pagina su uno dei temi più discussi nel paese da 50 anni.

Il paraboloide dell’archistar Pier Luigi Nervi sarà consolidato nel suo scheletro e trasformato in una piazza coperta, come nuova funzione all’interno del contesto urbano di Castelfiorentino. Il progetto è dell’architetto Tiziano Pucci. L’area dove sorge la ex Montecatini ospitava all’inizio del ‘900 una fabbrica di concimi chimici di proprietà Puccioni. Dal 1942 il complesso assunse una diversa denominazione e solo in seguito divenne Montecatini Edison grazie ad un progetto di costruzione del quale ancora oggi rimangono diversi edifici. L’inaugurazione del nuovo stabilimento avvenne nel 1950. Nel 1972 l’area venne acquistata dalla concessionaria Scotti e nel 1982 fu definitivamente acquisita dal Comune di Castelfiorentino.

Negli spazi dell’ex Montecatini, all’esterno, verranno invece realizzati alloggi di edilizia popolare. Si tratta di un investimento complessivo di 8 milioni di euro che sarà realizzato grazie ai fondi Pinqua, il Piano di rigenerazione urbana, in arrivo dal ministero. I disegni ufficiali sono arrivati sul tavolo del consiglio comunale a fine 2022 e hanno visto un parere unanime da parte dell'assise in vista della riqualificazione di questa storica fabbrica dismessa nel cuore di Castello.


 

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