L’archivio digitale di Leonardo da Vinci ora è accessibile da pc e smartphone
“E-Leo”, un immenso patrimonio di manoscritti e disegni disponibile on line grazie alla Biblioteca Leonardiana
VINCI. Consultare da remoto l'immenso patrimonio di manoscritti e disegni di Leonardo direttamente dal proprio pc, tablet o smartphone. Lo rende possibile “e-Leo”, il più vasto archivio digitale sulle opere del Genio realizzato dalla Biblioteca Leonardiana di Vinci, il centro di ricerca e documentazione per gli studi leonardiani che fa capo all'amministrazione comunale della città che diede i natali a uno dei più grandi artisti e scienziati della storia dell'umanità.
Ieri il Comune di Vinci e la Biblioteca Leonardiana hanno presentato al pubblico e alla stampa la nuova versione aggiornata dell'archivio digitale, progetto nato nel 2004 e caricato in rete per la prima volta nel 2007, all'indirizzo www.leonardodigitale.com. Da quell'anno, e-Leo rappresenta a tutti gli effetti l'unica pubblicazione on line quasi integrale del lascito leonardiano, che con il passare del tempo è stato implementato con nuove opere e reso più facilmente accessibile per gli utenti di tutto il mondo.
«E-Leo è uno degli obiettivi che si è posto l'amministrazione comunale di Vinci, a partire dal 2007–- ha affermato il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia – Dietro questo progetto c'è una grande intuizione, quella di utilizzare e sfruttare le nuove tecnologie per rendere fruibili a un pubblico potenzialmente illimitato il patrimonio culturale di Leonardo. Tutto il sapere prodotto dal Genio è custodito nella nostra Biblioteca a lui dedicata, un'istituzione di prestigio internazionale che non ha eguali al mondo. Dopo l'inaugurazione dei nuovi spazi espositivi della Palazzina Uzielli, che consentono di utilizzare la realtà virtuale per conoscere le macchine leonardiane, la presentazione del archivio digitale e-Leo 2.0 rappresenta un ulteriore passo verso la fruizione della cultura attraverso le innovazioni tecnologiche. L'amministrazione comunale sta puntando molto su questo e continuerà a lavorare su tale strada».
L’aggiornamento software di e-Leo ha riguardato un restyling della grafica del sito e dei suoi componenti, con attenzione alle esigenze di responsività. Un lavoro durato circa un anno e curato, per quanto riguarda la struttura interna del codice e della grafica, dalla ditta Adiacent del Var Group di Empoli. «L'obiettivo di questo progetto – ha spiegato la vicesindaca di Vinci con delega alla Cultura e all'Innovazione tecnologica, Sara Iallorenzi – è di offrire uno strumento efficace di studio e consultazione delle opere di Leonardo, oltre che di valorizzazione della collezione presente nella nostra biblioteca. Nel 2019 abbiamo iniziato a lavorare sull'aggiornamento del software e della grafica, che hanno reso questo strumento ancora più efficace e aperto a ulteriori potenziali sviluppi, oltre ad aver consentito la consultazione anche da smartphone e tablet».
La Biblioteca Leonardiana possiede il corpus di tutte le opere di Leonardo da Vinci pubblicate a partire dalla prima edizione del Trattato della pittura del 1651. Un corpus ingente come numero di fogli, circa 4.100: 22 codici manoscritti (includendo il Codice Leicester, Melinda & Bill Gates Collection, smembrato nel 1981), tre ampie raccolte di fogli rilegati in volumi da successivi collezionisti, rifascicolate in tempi recenti (il Codice Atlantico alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, i circa 600 disegni della Royal Library di Windsor, il Codice Arundel alla British Library), oltre a numerosi fogli sparsi in collezioni pubbliche e private. «Il patrimonio di manoscritti e disegni di Leonardo rappresenta un corpus prezioso ma allo stesso tempo frammentato e quindi difficilmente accessibile sia per utenti occasionali che per ricercatori e studiosi – ha evidenziato Iallorenzi – Questo fa capire il grande lavoro che è stato portato avanti e dà un valore aggiunto alla raccolta, oggi ancora più accessibili». —
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