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Rosignano. Un tempo non basta

Rosignano. Un tempo non basta

Al Solvay il recupero dei 45’ non giocati nel match sospeso dieci giorni fa per diluvio. Marinelli illude dal dischetto, ma il Porto Azzurro non molla e rovina la festa

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ROSIGNANO. Non va oltre uno striminzito pareggio (1-1) il Rosignano Solvay nella prosecuzione del match col Porto Azzurro. La capolista Livorno 9, che ha battuto il Vada, ringrazia e allunga a +5 in classifica imprimendo probabilmente una svolta decisiva al campionato. Si è giocato solo il secondo tempo di un match che era stato sospeso dieci giorni fa sotto un diluvio, con una temperatura polare e su un campo allagato. Nella prima frazione erano usciti perché in ipotermia il bomber del Rosignano Domenici e gli elbani Carducci e Matacera che, come da regolamento, non potevano giocare. Ma le assenze del Rosignano, per motivi di lavoro, erano anche altre e tutte pesanti: il difensore e capitano Menichetti, il rifinitore Diallo e l’attaccante Pellegrini. Il centrocampista Battini invece era out per infortunio. Forfait che hanno pesato tanto in una frazione di gioco che peraltro per i padroni di casa si era messa subito bene. Dopo 1’30” Marini affondava sulla destra e scodellava un invitante pallone al centro. L’unica punta Dicko lasciava la sfera a Rabellino che era agganciato da Mazzei. L’arbitro non aveva esitazioni nell’indicare il penalty e Marinelli non sbagliava. Invece di esprimersi sulle ali dell’entusiasmo l’incerottato Rosignano Solvay arretrava troppo il baricentro e giocava senza la dovuta determinazione una gara che doveva essere assolutamente vinta. I centrocampisti elbani prendevano il comando delle operazioni e ci voleva un miracolo di Grassìa al 19’ per negare il gol ad Allori dopo una bella girata all’altezza del dischetto. Era il campanello d’allarme che i biancoblù non percepivano. Il Porto Azzurro forzava i tempi e al 27’ trovava il pari su rigore. Pacini era cinturato da Panizzi dopo che Badalucchi aveva battuto una punizione dalla tre-quarti. L’esecuzione di Ferrini era impeccabile. Il Porto Azzurro controllava la situazione non subendo più pericoli da un Rosignano confusionario. Per i biancoblù, secondi, l’aggancio alla vetta ora è molto più lontano.

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