Il Tirreno

Lutto

Rosignano, addio a ex attaccante e storico arbitro

di Claudia Guarino

	Vinicio Monnanni (foto concessa dalla famiglia)
Vinicio Monnanni (foto concessa dalla famiglia)

Aveva 69 anni. Un pilastro del calcio costiero, gli amici: «Era un vulcano e ci mancherà moltissimo»

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CASTIGLIONCELLO. Un uomo dal temperamento importante e dalla forte personalità, che aveva fatto del calcio la passione di un’intera vita. Attaccante prima e arbitro poi, Vinicio Monnanni era in pensione da un paio d’anni dopo aver lavorato nell’azienda Con-Pro Toscana fondata dal fratello Fabrizio. È morto ieri, 19 dicembre, all’ospedale di Piombino, lasciando un grande vuoto nei cuori delle tante persone che gli volevano bene. In quelli degli amici e degli ex colleghi. Ma soprattutto in quelli della moglie, del fratello e dei nipoti. Che oggi gli diranno addio al cimitero di Marittimo.

Il paese

Monnanni, che aveva compiuto 69 anni lo scorso 3 dicembre, viveva a Castiglioncello insieme alla moglie e nella frazione lo conoscevano tutti. Un po’ per la vita mondana – all’epoca è stato uno dei più assidui frequentatori del Ciucheba oltre all’animatore del Bar Jolly di Rosignano – ma soprattutto per i ruoli che, via via, ha ricoperto nelle società sportive del territorio e come arbitro.

Il lavoro

Lato occupazione, Monnanni ha iniziato a lavorare come tecnico e project manager nell’azienda di famiglia, che si trova a Rosignano in via Guido Rossa ed è specializzata nell’automazione degli impianti industriali occupandosi, tra le altre cose, di progettazione, distribuzione e manutenzione. Ed è anche stato insignito dell’onorificenza da maestro del lavoro.

Il calcio

Ma, soprattutto, Monnanni è stato un pilastro del calcio costiero. In passato, infatti, ha giocato come attaccante nel Vada e nel Riotorto, prima di finire la carriera, sempre da attaccante, a Sasso Pisano. «Era una bandiera – raccontano i familiari – capace di fare un mare di goal». Poi, una volta aver appeso al chiodo gli scarpini da centravanti, ha indossato quelli da direttore di gara, arbitrando centinaia di partite. Il tutto senza mai smettere di fare il tifo per quella che è sempre stata la sua squadra del cuore: il Bologna.

Il mitico

Gli amici lo chiamavano “il mitico Monnanni” per la sua naturale inclinazione a essere “un personaggio”. Una persona di spirito, cioè, capace di fare battute sagaci e di portare sorrisi alle persone che aveva intorno. «Era un vulcano – dice chi lo conosceva – e ci mancherà moltissimo». Chi volesse dare un ultimo saluto al mitico Vinicio Monnanni potrà farlo oggi, sabato 20 dicembre. Alle ore 15 la salma arriverà al cimitero di Marittimo per la benedizione. E qui sarà possibile dire addio allo storico arbitro del territorio. All’uomo solare e goleador che riusciva a gonfiare la rete e a creare discussioni goliardiche.

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