Il Tirreno

L’impianto

Danni milionari post incendio: è rebus bilancio per Scapigliato

di Claudia Guarino
Una veduta di Scapigliato (foto d’archivio)
Una veduta di Scapigliato (foto d’archivio)

Al materiale in fumo vanno aggiunti i mancati conferimenti. Girardi in commissione: «Ci auguriamo di non chiudere in perdita»

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ROSIGNANO. Un milione e 300mila euro di spese (coperte da assicurazione) per riparare i danni da incendio e una perdita stimata di circa sei milioni e 800mila euro dovuta allo stop di due mesi ai conferimenti. Ecco quanto è costato l’incendio di giugno. A dirlo è l’amministratore unico di Scapigliato durante la riunione della commissione “Garanzia e controllo” che aveva all’ordine del giorno i danni al fronte di coltivazione e i progetti futuri per il polo impiantistico, questi ultimi già ampiamente trattato nella precedente commissione convocata in piazza del Mercato per l’illustrazione del piano industriale con 20 milioni di investimenti da effettuarsi entro il 2030.

L’incendio divampato a fine giugno, ha spiegato Girardi in commissione, si è originato «per un innesco in autocombustione di rifiuti abbancati poco prima dagli scarichi che dai camion arrivano esterni e su questo fronte giaceva uno strato di frazione organica stabilizzata». I danni, ha sottolineato Girardi, «sono di due ordini di grandezza». Il primo riguarda quelli «occorsi all’impianto di discarica, quindi teli andati a fuoco, argilla che non può essere reimpiegata, tubazioni andate a fuoco, pozzetti e pompe. E tutto questo comporta acquisto di nuove forniture, lo smaltimento di ciò che resta e i lavori di ripristino del sito».

La somma di tutto ciò ammonta «a computo metrico fatto e affidato in via d’emergenza a circa un milione e 300mila euro a cui si sommano i danni legati alla chiusura del sito di discarica che si ripercuotono sul bilancio aziendale e, a ruota, mettendo a repentaglio la possibilità di pagare i canoni al Comune perché per due mesi quel sito non è stato oggetto di coltivazione». Insomma, «i danni sono ingenti». L’incendio è scoppiato il 28 giugno e «quel fronte si è riaperto il 22 agosto. L’11 agosto su un altro sito non oggetto di incendio siamo riusciti ad avare l’ok della Regione per partire con un regime di conferimenti ridotto». E alla domanda del consigliere di Fratelli d’Italia Enzo Calderone («a quanto ammontano le perdite con uno stop di due mesi ai conferimenti») Girardi ha risposto così: «Basta fare 41 milioni diviso 12 per 2 (6,8 milioni, ndr). Comunque siamo in ripresa e stiamo cercando di recuperare. Ci auguriamo comunque di non chiudere il bilancio in perdita. Per i danni materiali e i lavori abbiamo assicurazioni. Sul mancato introito no».

Per quanto riguarda invece il piano industriale, come spiegato di recente da una comunicazione congiunta tra Comune e Scapigliato, per il polo impiantistico sono previsti 20 milioni di investimenti entro il 2030 tra cui quelli per potenziamento della sezione di biostabilizzazione dell’impianto di trattamento meccanico-biologico; realizzazione di un impianto di trattamento per Raee; installazione di un impianto di trattamento per la frazione organica della raccolta differenziate e realizzazione dei moduli già autorizzati per smaltire in sicurezza i rifiuti contenenti amianto. 

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