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Cecina, cosa succede all’ex Zuccherificio? Case, strade e sala polivalente: ora ci siamo – I tempi e il progetto

di Andrea Rocchi

	L'ex zuccherificio a Cecina
L'ex zuccherificio a Cecina

Parla il vicesindaco Alessandro Bechini: «Intanto vogliamo procedere con le urbanizzazioni delle aree costruite dal 2007. E questo lo stiamo facendo con atto notarile trasformando in beni pubblici parti della proprietà privata interna all’area. Un primo passo lo abbiamo fatto a giugno, ora torneremo dal notaio»

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CECINA. Diciamo subito che se dovessimo trovare delle colpe di una serie di ritardi, intoppi, cantieri avviati e altri rimasti clamorosamente al palo, la lancetta dell’orologio si sposterebbe di anni, decenni. Perché la storia dell’ex zuccherificio a Cecina - la fabbrica che lavorava anche 30mila quintali di barbabietole al giorno e che chi è nato prima del 1987 (anno di chiusura) ricorderà bene anche per quell’inconfondibile odore dolciastro che caratterizzava l’aria – è lunga e tormentata. Del resto l’originario progetto aveva un impatto così massiccio da prevedere circa 120mila metri cubi di costruzioni, una piccola città nella città. Poi, negli anni, la crisi dell’edilizia, le montagne russe del mercato immobiliare e un po’ di sano realismo, hanno consigliato di ridimensionare, ma non di molto (più che altro si sono traslati alcuni volumi, vedi variante del 2018) le aspettative restando però quella dello zuccherificio una delle principali lottizzazioni cecinesi. E anche una grande incompiuta, o almeno, una compiuta a metà con la parte immobiliare che è andata avanti seppur mai completata (al 70%) e quella pubblica (urbanizzazioni, sale teatro, piazze verdi, viabilità) rimasta miseramente carta bianca. Come la destinazione turistica.

Polemiche e risposte

E’ questo l’aspetto su cui si concentrano, da anni, le polemiche e per cui ancora oggi comitati e associazioni (l’ultimo il coordinamento Cecina Città Futura capitanato dall’ex sindaco Renzo Cioni) chiedono a che punto siamo con la parte pubblica, quella più trascurata. La nuova giunta, appena insediata, ha ripreso in mano il progetto animata quantomeno dall’intento di dare una risposta. A gennaio scorso il vice sindaco Alessandro Bechini annunciava una svolta promettendo il rinnovo della convenzione, con la ridefinizione di impegni e obblighi, il completamento degli alloggi e il recupero dell’architettura industriale dello zuccherificio con una sala polivalente. Non più un cinema, non più un centro di produzione di film, non più un teatro, non più un museo, non più gli Uffizi diffusi solo per elencare la miriade di proposte che si sono alternate nell’arco di 30 anni. Ma cosa chiede oggi il comitato cittadino? «Al momento – dice – sono state costruite soltanto le case, già abitate, ma senza le opere di urbanizzazione previste. A partire dal recupero dell’edificio centrale che doveva essere consegnato al Comune prima della costruzione del lotto R2 e prevedeva un centro polivalente. Inoltre, erano contemplate le piste ciclabili, l’illuminazione, la viabilità interna e l’estensione delle fognature. Noi vogliamo la realtà dei fatti».

Urbanizzazioni e centro

Bechini, senza rivangare il passato («è evidente che c’è un ritardo storico che parte dal 2004», dice il vice sindaco), si sofferma sull’oggi e fissa alcuni paletti. «Intanto vogliamo procedere con le urbanizzazioni delle aree costruite dal 2007. E questo lo stiamo facendo – spiega – con atto notarile trasformando in beni pubblici parti della proprietà privata interna all’area. Un primo passo lo abbiamo fatto a giugno, ora torneremo dal notaio». Un passaggio inspiegabilmente mai concretizzato in passato e che permette finalmente al Comune di Cecina di poter intervenire sulle urbanizzazioni dell’area (verde, viabilità e altro). Oggetto della prossima convenzione con la Aulo Cecina srl, la società lottizzante, sarà poi la realizzazione di una struttura polivalente. «Un centro da 300, 400 posti destinato alla realizzazione di eventi, convegni e spettacoli». Con un cambio non indifferente rispetto alle previsioni iniziali dato che il centro polivalente non occuperà più la parte ortogonale ma sarà la facciata che guarda via Ginori». Anche sulla vibilità il lavoro è partito: con una prima pista ciclabile – ricorda Bechini – che unisce l’ex zuccherificio all’argine del fiume. L’altra, da fare (“partirà nei prossimi mesi”), tra l’ex zuccherificio e la stazione.

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