Il Tirreno

Il caso

Rosignano, scuolabus da incubo: 50 minuti per fare otto chilometri – La protesta “a sorpresa” degli alunni

di Ilenia Reali

	La protesta degli alunni
La protesta degli alunni

Una situazione che le mamme hanno giudicato insostenibile anche perché, di fatto, è assai peggiorativa rispetto agli anni passati quando il bus faceva un percorso diretto e raggiungeva la scuola in una manciata di minuti

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ROSIGNANO. Per raggiungere Castelnuovo della Misericordia da Gabbro (e ritorno) gli alunni della scuola primaria impiegano 50 minuti per percorrere appena otto chilometri. Il motivo è che il percorso dello scuolabus si è allungato rispetto agli altri anni andando a prendere anche i bambini di Nibbiaia e quindi di Castelnuovo.

Orari estenuanti

Un’unica tratta che costringe gli allievi, circa un ventina che frequentano dalla terza alla quinta classe, che li costringe a prendere l’autobus alle 7,30 e alle 16,30 con ritorno oltre le 17.

Protesta dei genitori

Una situazione che le mamme hanno giudicato insostenibile anche perché, di fatto, è assai peggiorativa rispetto agli anni passati quando lo scuolabus faceva un percorso diretto e raggiungeva la scuola in una manciata di minuti senza costringere le famiglie ad alzarsi quasi all’alba.

Sciopero a scuola

Ieri nonni e genitori hanno quindi accompagnato i loro figli alla prima fermata in piazza della Chiesa ma, quando lo scuolabus è arrivato, nessuno è salito a bordo. Niente scuola.

Motivazioni e proteste

«Abbiamo deciso di organizzare questa protesta – spiega una delle mamme – perché non accettiamo questa situazione penalizzante per i nostri figli che la mattina devono alzarsi molto prima e il pomeriggio non riescono neppure a fare sport per i tempi che servono per rientrare a casa dopo la scuola. Senza contare che abbiamo saputo della novità giovedì 11 settembre, pochi giorni prima del rientro a scuola. Un servizio che paghiamo 38-39 euro a bambino al mese indipendentemente dalla fruizione del servizio. Per cui oggi dovremo pagare tutto il servizio mentre la gran parte di noi sarà costretta ad andare a riprendere i figli a scuola: unica soluzione possibile, se vogliamo arrivare in tempo in palestra o nei luoghi dello sport che, tra l’altro, abbiamo già pagato convinti che tutto rimanesse invariato».

Incontro in comune

Le mamme dopo aver protestato hanno deciso di andare a far sentire la loro voce anche in comune a Rosignano dove sono state ricevute dall’assessora Cristina Santinelli e da alcuni dirigenti e addetti ai servizi scolastici del Comune. «Ci hanno detto chiaramente che non potremo riavere il servizio degli anni passati perché due dei tre mezzi utilizzati per il trasporto sulle colline sono stati trasferiti per la tratta da Solvay alla scuola Europa e quindi non possono essere impiegati per noi. Probabilmente potranno raddoppiare il servizio, riaggiungendo un bus, ma ce lo faranno sapere non prima di dieci giorni. Con un risparmio di appena quindici minuti. Siamo arrabbiatissime per il modo utilizzato e per il peggioramento del trasporto».

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