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Cecina perde il Frecciabianca: i motivi di Trenitalia

di Claudia Guarino
Cecina perde il Frecciabianca: i motivi di Trenitalia

Da lunedì il convoglio della tratta Roma-Torino non fermerà più nella nostra stazione. Trenitalia l’ha trasformato in Frecciarossa: mantenute le soste nel resto della Toscana

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CECINA. La stazione di Cecina perde il Frecciabianca. Di nuovo. Il nostro scalo, infatti, è stato eliminato dal tragitto dalla linea Roma – Torino i cui treni, a partire da lunedì, non fermeranno più da noi. Una cosa del genere era già successa una decina d’anni fa e in quel caso, dopo i pareri contrari espressi a livello di Comune e di Regione, ci fu poi il dietrofront di Trenitalia che, alla fine, ripristinò tutto. La scelta dell’azienda, anche in questo caso, è giustificata dal fatto che i biglietti per il Frecciabianca acquistati da e per Cecina sarebbero in numero troppo basso per giustificare la sussistenza della stazione in regime di Frecciarossa. I costi, insomma, supererebbero i benefici.

La trasformazione

A spiegare che cosa succederà da lunedì è la stessa Trenitalia, contattata dal Tirreno per avere delucidazioni circa la sparizione di Cecina dal tragitto del Frecciabianca. Si scopre che «dal 25 agosto i servizi Roma – Torino delle 6.57 (treno numero 8606) e Torino – Roma delle 15.07 (treno numero 8623) – oggi Frecciabianca – saranno effettuati da Trenitalia con Frecciarossa».

I passeggeri paganti

La differenza di denominazione riguarda prevalentemente la velocità tenuta: i Frecciarossa, cioè, viaggiano in maniera più spedita e normalmente prevedono un minor numero di fermate. Col passaggio dalla bianca alla rossa per la tratta Roma – Torino, «le fermate toscane sono tutte confermate ad eccezione di Cecina – fanno sapere da Trenitalia – che rimarrà comunque connessa al sistema AV (alta velocità, ndr) dai treni del Regionale».

I ricavi

Trenitalia specifica poi che «l’introduzione dei nuovi convogli garantirà un maggiore comfort di viaggio e l’attivazione di tutti i servizi disponibili a bordo dei treni Frecciargento e Frecciarossa, quali ristorazione, connessione Wi-Fi e portale multimediale. L’upgrade del servizio è accompagnato da una revisione delle fermate intermedie, che prevede soste unicamente in località con bacini di traffico rilevanti». Ciò significa che Cecina è considerata una città con bacino di traffico non rilevante. Dunque si è ritenuto di eliminarla. Questo perché «si tratta di treni “a mercato”, che non usufruiscono di contributi pubblici ma si sostengono esclusivamente con i ricavi dalla vendita dei biglietti».

Il precedente

Una cosa simile, come detto, era già accaduta anni fa. Era il 2016 quando Trenitalia cancellò i due Frecciabianca che garantivano il collegamento con Roma e Torino, direttamente e senza cambi. Cioè gli stessi di ora. In quel caso si mobilitarono sia il Comune che la Regione e dopo una serie di vertici l’azienda decise di ripristinare un servizio, quello del Freccia Roma – Torino e viceversa, che cesserà a partire da lunedì.

La protesta

E anche questa volta ci sono malumori. Sia da parte dei cittadini che usufruiscono del servizio sia da parte dell’amministrazione, che si è già rivolta a Trenitalia chiedendole di tornare sui suoi passi mantenendo il servizio e dimostrando, in questo modo, la sua attenzione verso il territorio.


 

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