Il Tirreno

Lavoro

Cecina, ambulanti in pensione dopo 36 anni: «Tante soddisfazioni, peccato per la maleducazione che c’è oggi»

di Martina Trivigno

	La coppia di ambulanti
La coppia di ambulanti

Sozzi e Galligani: «Ora potremo dedicarci alla nostra nipotina che è il nostro grande amore»

3 MINUTI DI LETTURA





CECINA. La sveglia presto al mattino, l’allestimento del banco pieno di abiti da donna, il sorriso per accogliere al meglio quelle clienti che, una volta a settimana, li sceglievano. E che ci fosse il sole, la pioggia o il vento, per 36 anni questa è stata la vita di Paola Sozzi, 60 anni, e del marito Alberto Galligani, 64. Ma domani, per loro, sarà l’ultimo giorno di lavoro: è arrivato il momento della pensione.

Così, da martedì – nei mercati di Cecina, Rosignano, San Vincenzo e Follonica – quel posto, anche se sarà preso da altri ambulanti, resterà in qualche modo vuoto per le tante clienti che in questi anni si sono affezionate alla coppia. Un punto di riferimento, una parola gentile, un consiglio sincero. Sozzi e Galligani, infatti, conservavano l’autenticità dei commercianti di una volta, sempre pronti ad assistere il cliente, dalla scelta del vestito fino alla prova dell’abito nel camerino improvvisato a bordo del furgone. Certo, tanto è cambiato in questi anni e con i loro occhi hanno visto mutare il mondo del commercio. «Rifaremmo tutto quello che abbiamo fatto – racconta la coppia – ma ora siamo contenti di poterci riposare un po’. La vita da ambulanti ci ha regalato moltissime soddisfazioni, ma è un mestiere faticoso. Soprattutto negli ultimi anni in cui abbiamo assistito a un aumento della maleducazione da parte delle clienti. Hanno preso piede, infatti, i grandi magazzini e lì non c’è l’abitudine al rapporto diretto con il cliente. E si vede».

Ma Paola Sozzi e Alberto Galligani spiegano di essere stati anche molto fortunati nel corso della loro esperienza professionale. «Al contrario, però, abbiamo incontrato anche tante clienti che ci hanno dato fiducia e ci hanno accompagnato in questo cammino così lungo – prosegue Sozzi – . Prima di avviare la nostra attività, ho lavorato per undici anni come commessa. Poi la sfida di metterci in proprio con il nostro banco di abbigliamento femminile. Un percorso che ho condiviso fin dal primo istante con mio marito Alberto ed è stato bellissimo. Rifarei ogni cosa, rivivrei ogni singolo istante con lui. Abbiamo lavorato fianco a fianco, nel rispetto reciproco, affrontando tutto insieme. Sono felice e conserverò ricordi molto belli di questi lunghi anni». Che, però, non sono stati facili e hanno richiesto grandi sacrifici. «La mattina, d’estate, la sveglia suonava alle 5 – ricorda la coppia – . D’inverno, invece, un po’ più tardi. Ci siamo dedicati al nostro lavoro con un impegno e una dedizione unici, ma ora vorremmo approfittare della pensione per recuperare tutte le esperienza perse. «Come andare al mare, che amo tantissimo, soltanto nel pomeriggio, dopo aver smontato il banco – evidenzia Sozzi – . E poi ci dedicheremo alla nostra nipotina che è il nostro grande amore. Questo lavoro ci ha dato tanto, ma ci ha tolto anche molto. Vogliamo ripartire da qui, dedicandoci a ciò che ci piace, con il sorriso e l’entusiasmo che ha contraddistinto gli ultimi 36 anni delle nostre vite».

Ma prima di andare e di iniziare una “nuova vita” la coppia ci tiene a ringraziare le clienti che una volta a settimana si avvicinavano al loro banco, scambiavano una battuta e poi si concentravano sulle fantasie floreali e coloratissime. «Paola, Alberto, che ne dite: come mi sta questo? », la richiesta più frequente di un consiglio che trovava sempre, dall’altra parte, un sorriso. «Vogliamo ringraziare tutte le nostre clienti, dalla prima all’ultima, che sono venute a trovarci fino all’ultimo giorno - conclude la coppia – . Qualcuna ci ha anche portato dei regali. Ecco, a tutte loro vogliamo dire grazie. Senza non avremmo mai potuto raggiungere questo traguardo. Grazie di averci sempre scelto e supportato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA


 

Primo piano
Il giallo

Trovata morta a San Godenzo, il mistero nel bosco: il sasso e quel silenzio che pesa

di Mario Neri
Estate in Toscana