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Il caso

Porto di Cecina, ricorso in Cassazione: il tribunale prende tempo

di Ilenia Reali
Porto di Cecina, ricorso in Cassazione: il tribunale prende tempo<br type="_moz" />

All’udienza la società in concordato annuncia le nuove mosse Sales chiede la liquidazione, Setha conferma la volontà di acquisto

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CECINA. Ancora fumata nera per il porto di Cecina dopo l’udienza al tribunale di Livorno di mercoledì 11. Tutte presenti le parti con i propri professionisti davanti al collegio fallimentare al completo. Per il Comune di Cecina c’era la sindaca Lia Burgalassi, con il segretario comunale e l’avvocata del Comune. Non va dimenticato che il Comune è uno dei maggiori creditori oltre ad avere interessi economici per lo sviluppo della comunità.

Il collegio fallimentare si è riservato di decidere sulla richiesta di risoluzione del concordato del gruppo Sales: sembra che una decisione arriverà (in base ai tempi medi) in una settimana, dieci giorni al massimo.

Non ci sono novità invece sull’acquisto (l’atto non era ancora stato perfezionato prima della sentenza di Appello) ma l’avvocato di Setha, presente insieme al fondatore della società Manuel Alsoni, avrebbe confermato in udienza la volontà di andare avanti nell’acquisizione del porto sia in caso di nuovo concordato sia in fase di liquidazione giudiziale. Poco prima che fosse resa pubblica la sentenza dell’Appello, Manuel Alsoni, aveva confermato di aver rimosso una serie di ostacoli che fino a qualche giorno prima alla scadenza fissata dal tribunale ostacolavano l’acquisto. Intanto la società Porto ha fatto ricorso in Cassazione contro il decreto della Corte di Appello che escludeva i rogitanti dalla platea dei creditori e presentato domanda per un nuovo concordato in bianco. È stata inoltre confermata l’udienza fissata per il 7 luglio, data che inizialmente doveva servire per fare un quadro della situazione.

In base a una prima calendarizzazione (precedente al decreto d’Appello) si sarebbe dovuto perfezionare l’eventuale compravendita. «Per quello che ci riguarda al momento non possiamo che attendere la decisione del Tribunale», si è limitata a dire la sindaca Lia Burgalassi.

Il nodo della vicenda che sarà destinato a sciogliersi tra qualche giorno è legato alla decisione del giudice sul fatto che il ricorso congeli la situazione (e quindi mantenga in essere l’attuale concordato)oppure, come emerge da una parte della giurisprudenza, non lo faccia.

Da qui la scelta della società Porto di Cecina di presentare prima il ricorso (per violazione del principio di diritto, quindi ipotizzando un errore procedurale sulle valutazioni effettuate e non corrette rispetto a quanto indicato dalla Cassazione) ma anche il nuovo concordato in bianco.

Una sorta, per intendersi, di piano B: il tutto con lo scopo evidente di evitare la liquidazione giudiziale e di allungare i tempi del concordato e approdare a un’eventuale compravendita.


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