«Cane avvelenato dal topicida»: maxi multa per la vicina di casa a Castiglioncello
La padrona denuncia la dirimpettaia: «Veleno in giardino»
CASTIGLIONCELLO. Quando ha visto quella bustina mangiucchiata sulle scale di casa sua non ha realizzato subito che cosa fosse. Poi l’ha raccolta. “Veleno per topi”. Ecco cosa c’era scritto sopra. «Mi è venuto un colpo», racconta la donna. E, in effetti, subito dopo ha fatto un’altra scoperta. «Ho avuto paura per Zeus, il mio cane. Perciò sono corsa dal veterinario ed è risultato che, in effetti, ne aveva ingerita una certa quantità». Dopodiché, una volta che lei si è ripresa dallo choc e il cane dall’avvelenamento, la donna ha intentato una causa contro la vicina di casa perché «quel veleno pericolosissimo veniva dal suo giardino. Infatti è stata condannata». E per lei è scattata una multa da 2,500 euro. Ma andiamo con ordine.
La storia che racconta la diretta interessata inizia nel settembre dello scorso anno quando la donna trova del topicida. «Era sulle scale della mia proprietà – racconta –. Perciò ho subito portato Zeus, un labrador di quattro anni, dal veterinario dato che aveva mangiato il veleno». Il cane viene curato e poi rimandato a casa. E a quel punto, dopo aver fatto mente locale, la donna va a parlare con la vicina di casa. «Prima mi ha detto che ne aveva messa solo una bustina nella sua proprietà. Poi le bustine sono diventate tre».
La donna racconta di aver ottenuto l’autorizzazione a rimuoverle dal giardino confinante col suo ma «ho cominciato a sentirmi in pericolo». Poi, dopo qualche giorno, accade che «vado fuori e vedo un’altra bustina mangiata sulle mie scale». Il cane è di nuovo avvelenato, finisce di nuovo dal veterinario e si riprende un’altra volta. «È successo – racconta la donna – che la vicina aveva messo il veleno nel perimetro del suo giardino, diviso dal mio da una rete, ma ce n’era dell’altro anche in un buco di un muro privo di recinzione. Ed è così che quel veleno dev’essere arrivato nella mia proprietà. Ho iniziato a vivere col terrore che il mio cane potesse morire da un momento all’altro e la nostra vita è stata messa a dura prova non sentendoci più liberi di vivere sereni in casa nostra e nel nostro giardino. Quelle bustine messe sciolte in giardino sono illegali e costituiscono un pericolo sia per gli animali che per le persone».
La donna decide quindi di prendere le vie legali. «Ho fatto denuncia ai carabinieri di Castiglioncello e anche al nucleo guardie eco zoofile di Livorno. Inoltre ho avvisato la polizia municipale, che è venuta a fare un controllo intimando alla mia vicina di non utilizzare il veleno per topi». Il tutto va avanti in sede giudiziaria e si conclude con la vicina di casa che viene condannata dal giudice a pagare una multa di 2. 500 euro (ridotta a 2. 000 se pagata entro 15 giorni). «Il veleno per topi non può essere utilizzato in quel modo. È pericoloso».
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