Il Tirreno

L'operazione

Cecina, fuggono all’alt in retromarcia: chi sono i due fratelli arrestati con la droga

di Claudia Guarino

	Il materiale sequestrato
Il materiale sequestrato

I due sono stati bloccati al Tombolo sud e perquisiti dai carabinieri Il giudice ha confermato la custodia in cella

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CECINA. Quando hanno visto i carabinieri hanno inchiodato con il Suv e hanno tentato la fuga in retromarcia. Il tutto lanciando un involucro dal finestrino. Ma i militari li hanno raggiunti, fermati e, poi, perquisiti. Trovando nelle loro disponibilità coca, hashish e marijuana. Oltre a bilancini e migliaia di euro in contanti. Per questo Antonio e Francesco Izzo (due fratelli rispettivamente di 45 e 39 anni) sono stati arrestati in flagranza di reato con le accuse di detenzione a fine di spaccio di droga e resistenza a pubblico ufficiale.

È successo tutto qualche pomeriggio fa. I carabinieri dell’aliquota operativa e radiomobile della Compagnia di Cecina, guidata dal capitano Domenico Grieco, stavano effettuando un controllo a Marina quando hanno intimato l’alt a un Suv nella zona del Tombolo sud. A bordo del veicolo c’erano due uomini che avrebbero deciso di non fermarsi. Anzi, secondo la ricostruzione dei carabinieri hanno tentato la fuga percorrendo circa 150 metri in retromarcia e lanciando dal finestrino lato passeggero un involucro bianco che i militari, dopo aver bloccato il mezzo, hanno recuperato sul ciglio della strada appurando che conteneva cinque dosi di cocaina per poco più di due grammi totali. Al successivo controllo è inoltre emerso che uno dei due uomini presenti a bordo del Suv (il 45enne) aveva nel portafoglio 900 euro. È alla luce di tutto ciò che i carabinieri cecinesi hanno deciso di perquisire anche le case dei due uomini.

Nell’abitazione del 45enne sono stati trovati 25 grammi di hashish, una trentina di grammi di cocaina e 5, 5 di marijuana, oltre a più di 8mila euro in contanti, assieme a sostanza da taglio e confezionamento, un bilancino di precisione e uno scanner per rilevare la presenza di microspie.

Nella casa dell’altra persona sono stati invece recuperate tre dosi di cocaina per circa tre grammi e mezzo e modiche quantità di hashish e marijuana, oltre ad un altro bilancino di precisione e materiale per confezionare dosi. La droga, il materiale vario e i contanti (considerati dai carabinieri come guadagni provenienti dallo spaccio) sono stati sequestrati e i due uomini sono stati arrestati in flagrante e portati in carcere. Per loro le accuse sono detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale per non essersi fermati all’alt. Entrambi hanno precedenti di accuse legate a stupefacenti e porto abusivo di armi. Il giudice, nel dichiarare la legittimità dell’arresto durante l’udienza di convalida, ha confermato a carico di Francesco Izzo (che si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è difeso dall’avvocato Stefano Idem del foro di Torino) e di Antonio Izzo (difeso da Alessandro Zarra del foro di Pisa) la misura cautelare della custodia cautelare in carcere.

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