Rosignano, coleottero sempre più killer: già abbattute duemila piante. Allerta del comune per orti e giardini
La specie che uccide gli alberi da frutto è difficile da debellare. Intanto proseguono i controlli dei tecnici del servizio fitosanitario regionale e le azioni per contenere la diffusione dell’insetto
ROSIGNANO. Siamo arrivati a quota duemila. Tante sono le piante (tra alberi, siepi e arbusti) che sono state abbattute a Rosignano Solvay a causa dell’infestazione del coleottero killer dal 2023, anno in cui è stato scoperto il primo focolaio, ad oggi. E adesso scatta (un’altra volta) il monitoraggio. Con il personale del servizio fitosanitario della Regione Toscana che ce la sta mettendo tutta per debellare l’insetto (nome scientifico Aromia Bungii) che si insinua nei tronchi delle piante da frutto scavando gallerie mortali nel legno. Ma andiamo con ordine.
Il primo focolaio
Quello individuato a Rosignano Solvay è il primo focolaio di questo genere in Toscana. A scoprirlo è stato un residente che nel 2023 ha segnalato a chi di dovere cinque albicocchi malati da cui sono poi stati prelevati tre insetti. Si trattava di esemplari provenienti da focolai italiani, in qualche modo trasportati inavvertitamente da qualcuno a Rosignano. La Regione, a quel punto, ha subito circoscritto la zona infestata e ha delineato un’area cuscinetto, cioè una fascia di sicurezza di un chilometro oltre i confini della zona infestata.
Gli abbattimenti
Ed entro questo perimetro sono state abbattute – come da disposizioni regionali – tutte le piante del genere Prunus L (albicocchi, susini, peschi, ciliegi, mandorli) che sono risultate infettate o che hanno mostrato sintomi. Dall’inizio della campagna sono state abbattute circa duemila piante, il 90% delle quali posizionate nei giardini dei privati e, per il resto, in aree pubbliche o di proprietà della Solvay (che si è accollata le spese per la sua parte). Il tutto non senza qualche polemica da parte di alcuni proprietari degli alberi buttati giù, dispiaciuti dei tanti interventi sulle piante. Una volta abbattuti gli alberi, comunque, gli incaricati si sono anche occupati di distruggere rami e tronchi, così da eliminare i coleotteri eventualmente presenti al loro interno.
Il monitoraggio
E, nonostante le duemila piante già abbattute, il lavoro non è certo finito qui. Durante l’estate, infatti, si proseguirà con il monitoraggio delle zone cuscinetto in modo tale da continuare a controllare costantemente che non si creino altri focolai e, nel caso in cui questo avvenisse, per agire il più tempestivamente possibile. Ecco, d’altra parte, l’appello del Comune di Rosignano Marittimo: «In Primavera le larve stanno per trasformarsi in insetto ed è utile che tutti coloro che hanno un orto o un giardino vengano aggiornati sulla situazione».
Le segnalazioni
Ed è anche utile che chi noti la presenza di insetti sospetti provveda a segnalare l’avvistamento. Chiunque veda il cerambicide dal collo rosso e corpo nero – il coleottero è chiamato anche con questo nome – deve mettersi immediatamente in contatto con gli uffici preposti al numero 0554385395 338 4932190 (dottor Orlando) o con la mail aromia.bungii@regione.toscana.it.
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