Il caso
Vada, rebus Punto Azzurro: serve l’ok al nuovo progetto
Con lo stop della Soprintendenza la Pro Loco è ripartita da capo
VADA. Il progetto originario prevedeva una struttura che è stata poi considerata «di grande impatto paesaggistico». E quindi è stato bocciato. Era l’ottobre scorso e da quel momento la Pro Loco di Vada si è messa al lavoro per adattare il piano sulla base delle disposizioni ricevute dalla Soprintendenza. «Stiamo modificando il progetto», spiega il presidente della Pro Loco Marco Lelli che, sui cambiamenti apportati, per adesso preferisce non esprimersi. Certo è che l’estate si avvicina. E dato che «non abbiamo intenzione di aprire il Punto Azzurro come lo scorso anno», l’obiettivo è quello di riuscire a mettere su qualcosa di fattibile «in tempo per la Pasqua». Ma andiamo con ordine.
Il primo progetto
Siamo sul litorale di Vada, dove ci sono due Punti Azzurri (il numero uno e il numero due, molto vicini tra loro). La gestione è della locale Pro Loco che tempo fa ha presentato un progetto di riqualificazione complessiva. Piano che, nonostante il benestare arrivato nel gennaio 2024 dalla commissione consiliare paesaggio, è poi stato stoppato dalla Soprintendenza. Questo perché prevedeva una struttura (posizionata tra Punto Azzurro uno e Punto Azzurro due) che avrebbe avuto «un rilevante impatto sui caratteri paesaggistici identitari del luogo andando ad alterare la percezione dello skyline della costa». Da qui, e con queste motivazioni, c’è stato il diniego dell’istanza presentata dalla Pro Loco per la riqualificazione del Punto Azzurro.
La concessione
Due anni fa, peraltro, il Comune di Rosignano Marittimo aveva già revocato la concessione demaniale che permetteva di sistemare sulla spiaggia sdraio ed ombrelloni. Dunque al punto azzurro è rimasto il bar, mentre gli ombrelloni (ricoverati nell’attuale struttura) vanno tolti ogni volta senza poterli lasciare piantati tutto il giorno. Ed è in questo contesto la Pro Loco si è messa di nuovo al lavoro ripartendo da capo nel tentativo di mettere su un altro progetto che, visti i trascorsi, potrebbe prevedere un fabbricato posizionato sempre in zona sud ma, in qualche modo, meno invasivo rispetto a quello pensato in precedenza.
Il futuro
Una struttura forse più piccola e semplice? Il progetto originario, lo ricordiamo, prevedeva la realizzazione di una struttura accessibile ai disabili fatta di legno e ricoperta da pannelli fotovoltaici e solari. Erano poi stati pensati nuovi servizi igienici, docce, spogliatoi e un’area relax per permettere ai visitatori di trascorrere il loro tempo in spiaggia in modo confortevole ed accogliente. Ma tutto ciò deve essere rivisto. Come? Lo sapremo presto. Certo è che Lelli spera di riuscire a mettere i tasselli in fila in tempo per la stagione. Tutto dipenderà dall’iter burocratico e dai tempi necessari per arrivare allo step autorizzativo. «Abbiamo lavorato tutto l’inverno – conclude il presidente della Pro Loco di Vada – all’adeguamento del progetto per il Punto Azzurro». E, a piano fatto, non resterà che attendere.
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