Il Tirreno

La storia

Yuliana, da pastora in un villaggio ucraino al premio di Mattarella

di Cecilia Morello

	Yuliana alla cerimonia per la consegna delle borse di studio dei Maestri del lavoro della provincia di Livorno
Yuliana alla cerimonia per la consegna delle borse di studio dei Maestri del lavoro della provincia di Livorno

Diplomata con il massimo dei voti al Marco Polo, ha avuto la stella al merito. Ora l’università per un lavoro nel management estero

07 dicembre 2023
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Cecina Fino all’età di 9 anni ha vissuto in un minuscolo villaggio ucraino, Chernivtsi, a 30 minuti dal confine con la Romania. Adesso, a 19 anni, ha partecipato alla cerimonia di consegna delle Stelle al Merito da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

I magnifici sette

Yuliana Prokopchuk è cecinese da quando ha raggiunto i genitori qui in Italia. A giugno si è diplomata all’istituto Marco Polo Cattaneo con 100 nell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing.

Yuliana è tra i sette studenti selezionati in tutta Italia, dopo aver preso la borsa di studio dei Maestri del Lavoro della provincia di Livorno, per rappresentare “il futuro” nella cerimonia al Quirinale.

Il villaggio e la nonna

I genitori di Yuliana sono venuti in Italia quando lei aveva solo un anno. «Sono rimasta con i miei nonni in Ucraina, per 9 anni ho visto i miei genitori una settimana all’anno – racconta -. Vivevo in un minuscolo villaggio e aiutavo mia nonna a badare alle capre». Tant’è che al momento di scegliere la scuola superiore pensava di iscriversi all’istituto agrario. «Poi ho partecipato all’orientamento e mi sono appassionata ai temi della Finanza e del Marketing, così ho scelto l’indirizzo AFM».

Si racconta Yuliana, e si sente traccia dell’accento livornese. «Quando sono arrivata in Italia imparare l’italiano è stata la cosa più semplice, sono portata per le lingue. Parlo anche russo, e sono madrelingua rumena data la vicinanza con il confine. Ho raggiunto i miei qui a Cecina a maggio e a settembre ho cominciato la quarta elementare. Ma tutto mi sembrava gigantesco. Cecina, rispetto al mio villaggino, sembrava una metropoli. Non ero spaventata, ero meravigliata, da tutto, anche da quanto costavano le cose». Yuliana non pensava di continuare a studiare, di iscriversi all’Università dopo il diploma. «Arrivavo da due anni difficili. La guerra in Ucraina ha lasciato il segno. Lì è rimasta tutta la mia famiglia, le mie nonnine. Non sono stati bombardati, quella è una zona troppo vicina al confine. Ma c’erano i camion fuori dalle case ad aspettare che le persone uscissero per reclutarle e portarle a combattere. Andavo a scuola e piangevo, mi sentivo sola. Poi sono arrivati gli attestati di stima, il 100 all’Esame di Stato, le borse di studio… E ho pensato che forse ne valeva la pena, continuare a studiare».

Si è iscritta all’Università, Economia Aziendale Management e Controllo, e nel frattempo lavora, come cameriera in una pizzeria a Marina, per pagarsi gli studi. «Sono abbastanza organizzata, approfitto di ogni momento libero per studiare».

E ora l’università

Studierà per la certificazione linguistica, tedesca e russa oltre alle sue lingue. «Mi piacerebbe lavorare nel management estero, magari in un terzo Stato, la Svizzera o la Germania. Tornare in Ucraina? È un Paese devastato e spopolato. Il mio villaggio è deserto ormai. Io non ci vedo futuro, purtroppo, e fa male». l


 

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