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Castiglioncello, nove cassonetti fanno da cornice all’ingresso del Castello Pasquini

Castiglioncello, nove cassonetti fanno da cornice all’ingresso del Castello Pasquini

Anche la manutenzione del parco, in parte al buio, lascia a desiderare

23 febbraio 2023
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CASTIGLIONCELLO. Benvenuti al castello Pasquini, centro nevralgico per la cultura ed il turismo di Castiglioncello e di tutto il territorio. Peccato che a dare il benvenuto ai turisti ed ai residenti siano nove cassonetti per l’immondizia posizionati proprio all’ingresso principale, all’inizio del lungo viale che porta a questa struttura che, assieme alla pineta Marradi ed al lungomare, è nevralgica per la frazione. Qui si celebrano matrimoni, qui si organizzano eventi culturali in primavera-estate, qui passeggiano centinaia di persone tutte le settimane.

Nove cassonetti per l’immondizia, ognuno di un colore diverso per la raccolta differenziata, che “decorano” un po’ tutto il centro di Castiglioncello ed il suo lungomare, soprattutto laddove si trovano attività commerciali. Il che fa pensare che dopo oltre un anno dall’avvio della raccolta differenziata ancora non si siano trovate soluzioni adeguate per attutire l’impatto visivo di questi bidoni in plastica. Superati i cassonetti lo sguardo non può non cadere sullo stato di manutenzione delle strutture che sono all’interno del parco, soprattutto quelle della zona più vicina alla via Aurelia. Il piccolo casotto che si affaccia sulla piazza rotonda con il tetto ricoperto da vecchi tegola di terracotta, oltre a perdere l’intonaco giallo che lo ricopriva, è diventato un ricettacolo di rifiuti: da vecchi ombrelloni di teli verdi, a granate e sacchi di plastica che probabilmente contenevano terriccio per i fiori, vasi in plastica e ramaglie varie.

Poco sopra, proprio in mezzo al parco, pezzi di cemento dai quali fuoriescono intelaiature di ferro arrugginito. Anche il muretto, nella piazza rotonda ha necessità di interventi urgenti: muri il cui intonaco cade a pezzi in più punti e, ancora una volta, ferri che escono dai muri stessi. Gli scalini che portano alla piccola strada che conduce al soprastante parcheggio, sono rotti in più punti e dunque pericolosi, soprattutto per chi dovesse percorrerli nelle ore notturne. Giusto dire che, in quell’area, l’illuminazione è scarsa. Decisamente non va meglio per chi percorre lo stradello che da piazza della Vittoria porta al parcheggio. Qui le buche, anche profonde, non si contano; la piccola strada che costeggia il parco, scavata dal tempo e dalla pioggia è avvallata in più punti e dalle buche fuoriescono pietre. Eppure il collegamento è strategico proprio perché conduce al grande parcheggio, gratuito in inverno ed a pagamento durante la primavera e l’estate. Un polmone importante per chi viene a Castiglioncello in auto.

Non sta meglio la “Virgola” come viene chiamata la vecchia dimora del casiere (ex centro Diego Martelli) che, tondeggiante, si affaccia su piazza della Vittoria e per la quale esiste un progetto di riqualificazione complessiva di un milione e 240 mila euro inserito nel piano pluriennale delle opere pubbliche. Un – progetto «i cui lavori dice l’assessore alla qualità urbana Giovanni Bracci – non sono ancora stati programmati. Lavori che rientrano tra le priorità dell’amministrazione ma per i quali vanno ricercati gli opportuni fondi».

Vanno avanti i lavori di riqualificazione del castello la cui torretta, da mesi, è imbracata in una intelaiatura di ferro a causa di cedimenti. Eppure il castello Pasquini, nato sulle ceneri della villa rustica che fu di Diego Martelli, mecenate dei macchiaioli, voluto dal barone Fausto Patrone che si rifece allo stile di palazzo Vecchio a Firenze, i cui interni sono decorati in stile coppedè, passato di mano a privati ed acquistato dal Comune di Rosignano nel 1981, è da tempo il baricentro degli eventi culturali.

Gli ultimi interventi di riqualificazione sono del 1998 su progetto dell’architetto Nicola Toncelli con sistemazione delle ex scuderie (conosciute come Limonaia e che oggi ospitano il locale Fito) con la realizzazione del parcheggio e del piccolo anfiteatro seminterrato. Lavori di conservazione e riqualificazione che oggi hanno necessità di essere nuovamente consolidati in modo che tutta la struttura possa essere utilizzata appieno.


 

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