Il Tirreno

Castellina

Ferita con il machete una cagnolina al seguito dei cinghialai

di Sabrina Chiellini
Ferita con il machete una cagnolina al seguito dei cinghialai

Il grave episodio nei boschi di Castellina

20 novembre 2022
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CASTELLINA. I lamenti di “Decima”, femmina di segugio maremmano, ha richiamato la squadra di cacciatori al cinghiale che, ieri mattina, era a caccia nei boschi di Castellina in località Agrifoglio. Qualcuno, forse come segno di protesta contro l’attività venatoria, ha compiuto un gesto atroce prendendo di mira uno dei cani liberati durante la battuta di caccia.

«Abbiamo sentito il suo lamento di dolore. Sembra che sia stata colpita con un machete, sicuramente con un oggetto che aveva una grossa lama – racconta Maurizio Lapini, presidente della squadra di cinghialai “Biancaneve Gambaccia” – Quando abbiamo sentito i suoi lamenti siamo andati subito a vedere cosa era successo ma non abbiamo trovato nessuno, né abbiamo visto se c’erano persone nel bosco».

Il gruppo di amici ha subito soccorso Decima, cercando di fermare l’emorragia. Poi, insieme al proprietario del cane, hanno chiamato i carabinieri. Infine la spaventata cagnolina è stata trasportata nella clinica veterinaria del dottor Marco Melosi dove è stata curata ricevendo alcuni punti di sutura. Anche se non ci sono testimoni diretti dell’aggressione, ci sono pochi dubbi sul fatto che l’animale sia stato bersaglio di un trattamento crudele. «Ha ricevuto un grosso colpo tra la coscia e la groppa – conferma il dottor Melosi – con una lesione profonda che ha toccato le ossa del bacino e del femore. Ferita che, a nostro avviso, è compatibile con quella di una grossa lama, potrebbe trattarsi anche di un machete». L’aggressione (la lama ha mozzato con un colpo secco la coda del povero animale) è stata denunciata ai carabinieri di Riparbella chiedendo che siano disposte indagini adeguate alla gravità del fatto. «Abbiamo presentato una querela contro ignoti. Erano con noi anche il capocaccia Giovanni Miani e il proprietario del cane – conferma Lapini – è un fatto così grave che deve essere chiarito per evitare che possa ripetersi». Il responsabile non è stato trovato sul posto, così come non c’è certezza dell’arma da lui usata. In passato però nella stessa zona ai cacciatori è stato fatto capire da alcuni cittadini che la loro presenza, anche se autorizzata e nel rispetto della normativa, non era gradita.

In poche ore la notizia dell’aggressione al cane ha fatto il giro del paese. «Qualcuno deve avere perso la testa. ..» sono i commenti a Castellina Marittima. Un fatto grave che merita di essere chiarito per evitare che chi ha colpito con il machete il segugio maremmano possa compiere atti ancora più gravi nei confronti di chi va a caccia in località Agrifoglio.

«Al momento il cane è ricoverato nella nostra clinica – conferma il dottor Melosi – speriamo possa riprendersi al più presto, sicuramente non prima di 15 giorni».l


 

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