Il Tirreno

ROSIGNANO.  Bicarbonato di sodio per depurare i fumi di scarico degli impianti industriali, degli scarichi delle navi e dei termovalorizzatori. Questo materiale è prodotto dall’impianto “SolvAir ready-to-use” realizzato a Rosignano Solvay.

“Solvair Ready-To-Use” e “Alve-One” sono stati presentati ieri. Entrambi vanno nella direzione della sostenibilità che il gruppo Solvay sta sviluppando nel sito di Rosignano, integrando le eccellenze industriali del territorio con il know-how che mettono a disposizione. Il primo è già realtà, il secondo impianto sarà costruito a breve, dopo la firma dell’accordo di programma con la Regione.

Alla presenza dell’assessore comunale Vincenzo Brogi e dei parlamentari del centrodestra Manfredi Potenti e Chiara Tenerini, oltre che dei vertici di Solvay, il nuovo impianto “Solvair Ready-To-Use” è stato inaugurato. Tratterà circa 25000 tonnellate/anno di bicarbonato di sodio prodotto da Solvay a Rosignano. È finalizzato alla produzione specializzata del bicarbonato, per essere utilizzato nell’ambito della tecnologia ambientale Solvair a cui il nuovo prodotto è destinato. La tecnologia Solvair è un brevetto Solvay sviluppato negli ultimi 30 anni per il settore della depurazione dei gas dalle emissioni di tutti i tipi di impianti, quali termovalorizzatori, settore navale, produzione di energia e di vari altri tipi di strutture industriali. La realizzazione dell’impianto, ad elevato livello di automazione, è stata resa possibile attraverso la partnership con alcune realtà industriali locali, quali le aziende Cooperativa Etruria Nord che ne ha finanziato e coordinato l’investimento e si occuperà della sua conduzione e Omp, che ha progettato e costruito l’impianto in collaborazione con il team Solvay. La particolarità del bicarbonato di Sodio trattato nell’impianto Solvair Ready-To-Use consiste nelle caratteristiche speciali del prodotto, che lo renderanno “pronto all’uso”, dunque evitando ai clienti finali ulteriori trattamenti prima del suo utilizzo. Contribuirà anche in modo determinante – è stato spiegato – al raggiungimento degli standard sempre più restrittivi, richiesti dalle normative ambientali in questi settori.

In occasione del taglio del nastro dell’impianto Solvay ha annunciato la prossima realizzazione di un nuovo impianto per la produzione di Alve-One, prodotto anch’esso derivante dal trattamento del bicarbonato di sodio Solvay. Una nuova collaborazione con la Cooperativa Etruria Nord e Omp. Alve-One è un nuovo agente schiumogeno espandente, formulato con materie prime sicure ed ecologiche e privo di sostanze pericolose: questo prodotto trova sempre più vasto impiego nel settore automobilistico, nell’edilizia e costruzioni e nelle calzature. I due nuovi impianti sono stati presentati a pochi giorni di distanza da un’iniziativa che ha fatto registrare il tutto esaurito nel parco industriale.

«Alcune settimane fa abbiamo organizzato l’evento Porte Aperte del parco industriale. Sono intervenute 2500 persone. Gli abbiamo mostrato il lavoro, le tecnologie, i prodotti del polo chimico e spiegato il nostro programma di sviluppo incentrato sulla sostenibilità. Oggi tagliamo il nastro di questo nuovo impianto e anticipiamo il prossimo investimento in fase di realizzazione. Ci affiancano aziende locali altamente qualificate. Con le istituzioni abbiamo recentemente siglato un Protocollo di Intesa per migliorare l’integrazione e l’impronta ambientale del polo chimico» ha detto il direttore dello stabilimento Solvay di Rosignano, Nicolas Dugenetay, Sono intervenuti anche Paolo Tedeschi (direttore per la Competitività territoriale e autorità di gestione della Regione Toscana) , il consigliere regionale Roberto Biasci. A fare gli onori di casa, insieme al direttore Nicolas Dugenetay erano presenti Marco Martinelli, nuovo country Manager di Solvay in Italia e i manager della Business Unit Soda e derivati.

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