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tra cecina e bibbona  

Incendio nella pineta del Tombolo, sale l’allarme ora si sospetta l’origine dolosa

Claudia Guarino
Incendio nella pineta del Tombolo, sale l’allarme ora si sospetta l’origine dolosa

Accertamenti dopo il fuoco nel sottobosco di Bibbona.  Qualche giorno prima anche un principio di rogo alle Gorette

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CECINA. Due principi di incendio nell’arco di dieci giorni. Uno alle Gorette e uno al Tombolo sud, nel territorio comunale di Bibbona. Per fortuna senza grosse conseguenze, ma con un discreto punto interrogativo, soprattutto sul secondo: il tipo di innesco. Perciò l’allerta resta massima, considerando anche ciò che sta avvenendo in altre parti d’Italia e della stessa Toscana. «La causa del principio di incendio in pineta è ancora in corso di accertamento - dice il sindaco di Bibbona Massimo Fedeli - Ma chiaramente ciò che è successo mi preoccupa. Anche perché si è verificato nella stessa zona dell’anno scorso». Ma andiamo con ordine e ripercorriamo ciò che è successo nei giorni scorsi.

All’inizio di agosto c’è stato un incendio notturno nella pineta delle Gorette. O meglio, un principio di incendio. È bruciato il sottobosco e, per fortuna, tutto è tornato sotto controllo in poco tempo, con gli equipaggi dell’antincendio boschivo e i vigili del fuoco che hanno scongiurato il peggio. Mercoledì scorso, invece, un altro principio di incendio ha interessato un’area ridotta del Tombolo sud, nel territorio comunale di Bibbona, all’altezza del bagno Mojito. A dare l’allarme è stata una persona che passava di lì e ha capito ciò che stava succedendo. Il pronto intervento delle Pubbliche Assistenze di Cecina e Bibbona, degli operatori comunali di Bibbona e dei vigili del fuoco, anche in questo caso, ha impedito che l’incendio si sviluppasse. E alla fine, per fortuna, è bruciata unicamente una porzione di sottobosco senza che le fiamme siano arrivate agli alberi.

Adesso, a distanza di qualche giorno, ci si continua a interrogare sulla causa. Qualcuno ha tentato volutamente di appiccare un incendio oppure non c’è stata la volontà di creare un danno. Insomma, è stato un principio d’incendio doloso o colposo? I carabinieri forestali, nella cui competenza ricade l’intera riserva naturale dei Tomboli, non si sbilanciano. Di certo non escludono il dolo. «Le indagini sono in corso e le cause non sono ancora state accertate – spiega il comandante dei carabinieri forestali di Cecina, il tenente colonnello Massimo Celati – L’ipotesi del dolo, comunque, non è esclusa». E c’è chi dice che, a non molti metri dal principio d’incendio tenuto sotto controllo da operatori e vigili del fuoco, ce ne sia stato un altro, spento sul nascere da un passante. Ma, come accade in questi casi, solo le indagini potranno dare risposte certe.

L’attenzione, nel frattempo, rimane alta. «Quella è una zona molto sensibile – sottolinea il sindaco Fedeli – Lì vicino c’era stato un incendio anche lo scorso anno e ci vuole molta attenzione». Nel luglio del 2020, infatti, una scintilla a circa trenta metri dalla spiaggia aveva dato il via a fiamme che poi, per fortuna, erano state rallentato da un avvallamento del terreno e non avevano trovato la linfa del vento. «Mi auguro – conclude il sindaco Massimo Fedeli – che non si tratti di gesti folli e pericolosi, capaci di mettere in pericolo le numerose persone che affollano, soprattutto in periodi di alta stagione come questo, la nostra pineta».

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