Il Tirreno

l’evento 

Torna la Notte del liceo classico con letture e quadri viventi

Michele Falorni
Torna la Notte del liceo classico con letture e quadri viventi

L’appuntamento, a cura del Fermi, si svolgerà all’aperto e con un pubblico ristretto a causa dell’emergenza covid

3 MINUTI DI LETTURA





Michele Falorni

CECINA. Sarà la tensostruttura di via Ambrogi ad ospitare venerdì 28 dalle ore 16 alle 20 la Notte nazionale del liceo classico, sesta consecutiva dell’istituto Enrico Fermi di Cecina e settima a livello nazionale. L’iniziativa si svolgerà all’aperto, accanto alla sede del linguistico e non in via Napoli come negli anni passati, per rispettare le norme anti coronavirus e, allo stesso tempo, permettere ai ragazzi di rappresentare con letture e quadri viventi la storia dell’antichità. La preside, Tania Pascucci, ha illustrato il programma durante la conferenza stampa di ieri mattina insieme alle colleghe Federica Pellegrini e Barbara Santi. L’assessore alla cultura Domenico Di Pietro è arrivato per un breve saluto. Poche saranno le persone ammesse, perché le disposizioni vietano gli assembramenti, ma siccome l’istituto ha un proprio canale Youtube, genitori e amici degli studenti potranno seguire il pomeriggio via computer. Saranno quattro ore e non sei, con il gruppo musicale pronto ad esibirsi tra una situazione e l’altra. Come sempre, l’inizio e la fine saranno uguali per tutti: dopo l’intervento delle autorità, Andrea Volpi e Matilde Spinelli della 5° liceo classico leggeranno due testi in greco e in italiano, lasciando poi la scena ai compagni. La Notte, e molti lo ricordano, si svolge sempre a gennaio. Nel 2021 è stata spostata a maggio a causa dell’emergenza sanitaria, ma all’inizio dell’anno gli studenti hanno prodotto alcuni video, con i quali hanno illustrato il loro lavoro. «Sono contento – ha detto l’assessore – che la scuola promuova di continuo nuove attività, sintesi degli studi in classe. Mi farebbe piacere che la collaborazione con il Comune continuasse in estate attraverso i laboratori teatrali e musicali, un’opportunità di crescita professionale il cui obiettivo è arricchire il territorio aggiungendo cultura e costruire una comunità migliore». Di Pietro ha concluso ricordando che gli spettacoli a teatro e l’ingresso ai musei, partendo dal parco archeologico di San Vincenzino dove si trovano i resti di una villa romana risalente all’età imperiale, per i ragazzi sono gratuiti. Un modo per rafforzare il legame con il territorio. Pascucci e Pellegrini hanno ricordato che l’appuntamento testimonia lo spirito con cui gli studenti hanno seguito il percorso di studi ed inoltre è un’azione di resilienza, ossia capacità di reagire di fronte a questo periodo complicato dove lo stile di vita è stato stravolto. Nel tempo, hanno affermato le insegnanti, l’iniziativa è migliorata, svolgendosi con modalità diverse ma sempre interessando le famiglie, pronte a partecipare numerose. La conferma viene dai quadri viventi, molto curati, rappresentati anche nei borghi di Castagneto e Montescudaio negli anni scorsi. Un’idea che il Fermi riproporrà, in quanto apprezzata non solo da chi conosce l’arte. Circa 300 sono i licei di tutta Italia che aderiscono, sebbene il momento sia complicato. Nata grazie a Rocco Schembra, professore ad Acireale, mai come nel 2021 la Notte testimonia come sia possibile fare scuola in modo innovativo valorizzando la formazione quotidiana. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Il giallo

Trovata morta a San Godenzo, il mistero nel bosco: il sasso e quel silenzio che pesa

di Mario Neri
Estate in Toscana