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La tenuta immersa nella Maremma dà il benvenuto al nuovo ristorante

La tenuta immersa nella Maremma dà il benvenuto al nuovo ristorante

L’Enoteca ristorante gestita dalla Chef Francesca Filippone, concorrente di Masterchef 12

09 luglio 2024
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Immersa nella verdeggiante Maremma Toscana, tra file di uliveti e vitigni profumati, e con un panorama mozzafiato che nelle giornate più terse è in grado di abbracciare più di 20 chilometri di costa toscana, tra isole dell’arcipelago e il profilo inconfondibile della Corsica: sembra uno scenario da cartolina, eppure esiste davvero, è questa infatti la vista che si può ammirare dalla tenuta Pakravan-Papi, agriturismo e azienda vinicola situata tra le colline di Riparbella che guardano il mare in provincia di Pisa.

Passione di famiglia

Nata dalla passione comune dei due titolari, Enzo Papi, maremmano, e Amineh Pakravan, iraniana, la tenuta è diventata uno spazio conosciuto per l’accoglienza e l’alta qualità dei prodotti ma anche per un’evoluzione unica, cresciuta da una storia d’amore, quella tra Enzo e Amineh, che nel tempo si è tradotto anche nell’amore per la terra e l’accoglienza. Tra lo splendido agriturismo, la cantina e l’azienda vitivinicola oggi Pakravan-Papi è un’azienda d’eccellenza per il territorio toscano. Gestita dai due titolari insieme ai figli Chiara, Leopoldo e a Francesca Filippone, la moglie di quest’ultimo, la realtà ha scelto negli ultimi mesi di ampliare la proposta con un’enoteca e un ristorante d’eccellenza, gestito dalla stessa Francesca, che ricopre il ruolo di chef.

La filosofia di cucina

Il nuovo locale di Pakravan-Papi è stato battezzato Enoteca Pakravan-Papi, dalla località dove sorge la tenuta. Il locale è uno spazio da assaporare e scoprire con cura, dove la visione di cucina tradizionale e locale si sposa a un mélange di culture culinarie: Francesca ha infatti vissuto 20 anni in Cina e conosce a fondo i sapori dell’Asia, nel 2023 ha inoltre avuto la possibilità di partecipare alla dodicesima edizione di Masterchef, diventando una delle aspiranti chef più conosciute e apprezzate d’Italia. Un insieme di esperienze che ha permesso di dar vita a una proposta culinaria fatta di piccoli dettagli e un connubio di sapori locali ma contaminati da profumi e consistenze lontane. 

La cucina prende spunto poi dalla famiglia Pakravan-Papi e dalla personalità di Francesca, da una parte cogliendo i sapori della Maremma e dall’altra abbracciando la cucina persiana e poi francese, figlia dei luoghi vissuti da Amineh Pakravan. “L’apertura dell’enoteca - racconta Francesca - è stata preceduta da una serie di riflessioni. Inizialmente pensavo di affidare la cura della cucina ad un altro chef, curando di mio solo la filosofia che sta alla base dell’offerta culinaria. 

Dopo qualche tempo mi sono però resa conto di dover prendere in mano la situazione: la mia cucina è di ispirazione artusiana, sono una grande appassionata dell’Artusi. Ho voluto dare ai piatti un sapore locale, grazie alle materie prime a chilometro zero che metto nei piatti. Allo stesso modo, le preparazioni vengono arricchite dai prodotti del nostro orto e dai sapori del nostro erbario”.

Un menù da scoprire, che cambia all’incirca ogni due settimane, a seconda della disponibilità e della stagionalità delle materie prime che cerca di valorizzare sapori unici, spesso poco conosciuti: un esempio tra tutti è l’uso dell’aglione, riutilizzato in tutte le sue parti come nei deliziosi fiori fritti. “Con un menù in costante cambiamento abbiamo comunque cercato di mantenere una proposta salda, mentre gli ingredienti variano in base alla disponibilità. Un esempio è la proposta degli antipasti, pensati come piatti da far condividere ai commensali. 

La formula degli antipasti è suddivisa tra i sapori di mare, nella proposta Amare, con piatti che vanno dal sashimi alle cruditè di stagione, ma che comprende anche le acciughe o il polpo in umido cucinato in stile caciucco. Si prosegue poi con la proposta di carne, nei piatti di Macchia di terra e nella proposta vegetariana con Orto. Il ristorante è inoltre suddiviso su più piani, nella zona della torretta abbiamo poi deciso di proporre unicamente il menù degustazione, con piatti accompagnati dai vini e dagli oli della tenuta”.

IN CALENDARIO 

Eventi estivi tra grandi chef e viaggi culinari

Per dare il via alla stagione estiva il ristorante  Enoteca Pakravan Papi ospiterà una serie di eventi e interventi di rilievo, con grandi ospiti del panorama culinario nazionale e internazionale. 

L’inaugurazione della proposta è avvenuta lo scorso 21 giugno con l’evento “Cena di una notte di mezza estate”, con un menu pensato assieme allo chef Paolo Gori di Trattoria da Brude, con portate proposte in abbinamento ai vini della tenuta Pakravan-Papi.

Nel corso dell’estate sono poi previsti diversi momenti di incontro, come “Eggs in Toscana”, in calendario il 7 luglio alle 20.30, che prevede la partecipazione della chef Barbara Agosti di Eggs. Francesca, chef di  Enoteca Pakravan Papi, porterà infine su territorio toscano la sua “Valigia”, la scuola di cucina itinerante da lei creata per mettere in contatto sapori, consistenze e ricette provenienti da tutto il mondo. Sono già tre gli appuntamenti de la “Valigia” previsti per il mese di luglio: la valigia svedese con Marcus, la valigia cinese con Shanshan e la valigia giapponese con Mime. Il calendario, in fase di definizione, proseguirà poi per tutta l’estate. L’iniziativa portata avanti da  Enoteca Pakravan Papi e della tenuta Pakravan-Papi nasce con l’obiettivo di arricchire la tradizionalità offerta dalla zona, proponendo un’esperienza culinaria del tutto nuova. Questo luogo magico, immerso nella natura, diventa così un veicolo di saperi e sapori, dove rilassarsi, assaporare i frutti della terra e viaggiare al tempo stesso in tutto il mondo.

PRODOTTI

Una cantina con etichette conosciute in tutto il mondo tra i corposi vini rossi e la “scommessa” vinta del bianco

La cantina Pakravan-Papi racconta da sempre la passione di famiglia per la tradizione vitivinicola. Con vent’anni di esperienza alle spalle, oggi l’azienda propone etichette apprezzate sia in Italia, sia all’estero. La realtà ha iniziato con i vitigni tipici del territorio, come Sangiovese e Cabernet, ma anche il Merlot, per poi provare anche la coltivazione di uve bianche come Chardonnay, Riesling e Malvasia mettendo così in luce anche il potenziale del territorio toscano per i vini bianchi.

Immersi nella Maremma settentrionale, nei vitigni si legge l’influenza del clima e dei venti marini.

La tenuta Pakravan-Papi vanta oggi due principali suoli d’impianto: la valle a nord in cui sono presenti argille di sollevamento lacustre e dove è impiantato il Sangiovese, e la parte più centrale della proprietà dove gli acciottolati di origine effusiva accolgono gli impianti di vitigni quali il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Merlot.

Azienda Agricola Pakravan-Papi

Strada provinciale 13, località Ortacavoli nuova, 1,2, 56046 - Riparbella (PI) - Tel. 0586 188 1228

info@pakravan-papi.it - www-pakravan-papi.it

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