Il commento

Giambruno, neanche al Bar Sport

di Michele Gambino
Andrea Giambruno e la premier Giorgia Meloni
Andrea Giambruno e la premier Giorgia Meloni

Questa volta si è voluto superare

30 agosto 2023
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C’erano una volta in Italia i Bar Sport, immortalati da un celebre e spassoso romanzo di Stefano Benni (che invito caldamente i lettori a leggere, così da recuperare un po’ di leggerezza in questi tempi grevi). Dicesi Bar Sport, in senso lato, quel luogo munito di macchina del caffè, flipper e calcio balilla, in cui il maschio italico bivaccava nel tempo libero dal lavoro (erano gli anni del posto fisso e il tempo libero abbondava) discettando su tre argomenti rigorosamente in ordine d’importanza: il calcio, le donne e la politica.

Su ognuna di queste tre materie il frequentatore da Bar Sport aveva opinioni tanto granitiche quanto rudimentali, rigorosamente basate sulla rimasticatura di triti luoghi comuni. La totale ignoranza sull’argomento in discussione non era obbligatoria, ma indubbiamente aiutava.

Di regola le opinioni venivano espresse a voce tanto più alta quanto più elevato era il tasso alcolico raggiunto dall’opinionista. Più esse erano rudimentali e becere, più incontravano il gusto della maggioranza.

Dentro i Bar Sport non ci si vergognava di pronunciare castronerie sesquipedali che in un consesso più alto e informato non avrebbero avuto spazio. Essi erano, a modo loro, delle oasi di libertà. Però di un tipo di libertà che nessuna persona a modo si sognerebbe di praticare né di rimpiangere.

Al Bar Sport qualunque opinione, anche la più becera, veniva accolta con fischi e lazzi.

Personalmente ai vecchi tempi ne ho frequentati tanti, e ho ascoltato cose che oggi verrebbero stigmatizzate anche nelle carceri di massima sicurezza.

Solo una volta mi accadde di sentirne una che raggelò l’intera sala, mentre il tapino che l’aveva pronunciata veniva accompagnato all’uscita dagli sguardi muti degli astanti.

La frase era quella sulle donne vittime di stupri che, sotto sotto, “se la sono andata a cercare”. Da allora essa venne bandita da tutti i Bar Sport della nazione.

A resuscitarla ci ha infelicemente pensato un giovanotto di belle speranze, il giornalista di Retequattro Andrea Giambruno (detto anche “il compagno”, non certo per i trascorsi da comunista) .

Assurto alla conduzione di un talk show di Retequattro, Giambruno ha pensato bene di iscriversi ad una tipica gara da Bar Sport, quella a chi la spara più grossa.

Devono averlo stuzzicato le performance di un fuoriclasse della categoria, il generale Vannacci, ma anche quelle di vari ministri, ultimo dei quali Francesco Lollobrigida, detto anche “il cognato”, che ama di tanto in tanto esibirsi in qualche simpatica frase da Bar Sport, come quella sui poveri che mangiano meglio dei ricchi.

D’altronde lo stesso Giambruno in tempi recenti aveva riscosso un certo successo con tipiche frasi da Bar Sport sul clima e sui tedeschi.

Galvanizzato, ha deciso di superare la concorrenza, ma l’ha fatta fuori dal vaso pronunciando l’indicibile.

Per sua fortuna lo ha fatto in uno di quei postacci chiamati talk show, dove ormai tutto è possibile. L’avesse pronunciata al Bar Sport, lo avremmo cacciato tirandogli dietro i gianduiotti.

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