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Ryanair pronta a decollare anche dall'aeroporto di Firenze. Lo sviluppo previsto per Pisa

di Danilo Renzullo
Ryanair pronta a decollare anche dall'aeroporto di Firenze. Lo sviluppo previsto per Pisa

A novembre l’inizio del cantiere per la nuova pista di Peretola. Per il Galilei scenari intercontinentali: dopo Doha e Dubai, ecco gli Stati Uniti

23 marzo 2023
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PISA. «Siamo presenti in due aeroporti a Milano, in due a Bruxelles, in tre aeroporti a Londra: Ryanair non cannibalizza il traffico, ma ne genera di nuovo. E, quindi, se e quando ci sarà la nuova pista penseremo anche a Firenze ed eventualmente raddoppieremo il traffico anche in Toscana perseguendo le prospettive di crescita dell’azienda che ha bisogno di nuovi scali». A novembre la prima pietra per la realizzazione della nuova pista, poi il possibile sbarco di Ryanair. «Ma lo scalo di Peretola non entrerà mai in concorrenza con il Galilei di Pisa», precisano i vertici di Toscana Aeroporti, che puntano anche al Pnrr per concretizzare i programmi di sviluppo degli scali toscani. A Firenze la costruzione della pista da 2.200 metri e la nuova aerostazione, a Pisa il restyling del terminal e gli interventi di efficientamento energetico. E se da una parte Ryanair pensa al futuro (possibile) sbarco a Peretola, per il Galilei l’obiettivo è recuperare la sua vocazione intercontinentale. Prima il collegamento con Dubai (operato da Flydubai), poi quello per Doha (Qatar Airways), il possibile collegamento con la Turchia (Turkish Airlines) e poi gli Stati Uniti.

Ryanair e Firenze

Se Pisa guarda al mondo, Ryanair guarda a Firenze. «Ryanair continua a crescere in Italia con quasi 100 aerei basati e 750 rotte, di cui oltre 600 internazionali e con una forte presenza domestica – dice Jason McGuinness, direttore commerciale –. Ormai lo possiamo considerare il vettore nazionale se pensiamo alle circa 50 rotte coperte da Ita». Con uno sviluppo, che nel 25esimo anno di attività a Pisa, guarda ancora al Galilei come uno dei principali hub italiani. Pisa e (forse) nel prossimo futuro Peretola. «A Firenze, per il momento, la pista è corta – precisa McGuinness –. Quando e se arriverà la nuova pista ne parleremo sicuramente, ma Ryanair non cannibalizza il traffico. Semmai, raddoppieremo il traffico anche in Toscana perseguendo le prospettive di crescita dell’azienda, che ha bisogno di nuovi scali».

Peretola

«A breve partirà la procedura di Vas (Valutazione ambientale strategica, ndr) che dovrebbe completarsi con una conferenza dei servizi tra ottobre e novembre», annuncia il presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai. Poi il via ai lavori. Un anno, al massimo un anno e mezzo, per la realizzazione della nuova pista. Infine, il nuovo terminal e lo sviluppo commerciale (rotte e passeggeri) «che non deve spaventare Pisa». «Sono due scali diversi e complementari – evidenzia Carrai –, con vocazioni diverse, che lavorano in parallelo. Sono due differenti impostazioni di aeroporti». Una previsione, quello dell’inizio dei lavori, che l’ad di Toscana Aeroporti Roberto Naldi fissa a novembre. «Poi lasciamo sempre che la politica sia sovrana», dice l’ad a cui non sembra spaventare una possibile riapertura del “dossier aeroporti” prospettata dal nuovo segretario del Pd toscano Emiliano Fossi. «Non mi preoccupa: noi facciamo gli imprenditori e i manager e non ci occupiamo dei dibattiti interni ai partiti. Il nostro interlocutore è la Regione e per questo siamo ottimisti».

Galilei

Ottimismo che si trasferisce anche al Galilei dove «entro maggio sarà inaugurato il cantiere per l’ampliamento del terminal», annuncia Naldi. E se Peretola guarda allo sviluppo, Pisa punta soprattutto sulla sostenibilità ambientale con «l’ipotesi di creare una piattaforma fotovoltaica per rendere l’aeroporto autonomo», aggiunge l’ad. «Gli investimenti su Pisa sono giganteschi, ma per stare in piedi hanno bisogno anche dello sviluppo di Firenze – prosegue –. I numeri di Firenze non rubano niente a Pisa, ma portano a Pisa risorse fondamentali». Piani (per i due scali) che si tradurranno in investimenti da 550 milioni di euro che Naldi spera di agganciare anche al Pnrr. «Come Assoaeroporti – sottolinea – abbiamo chiesto al governo l’ingresso degli aeroporti nei capitoli del Pnrr: ci sarà spazio anche per Pisa e Firenze». E se per Peretola la crescita sarà “conseguenza” degli investimenti che ne cambieranno volto e funzioni, per il Galilei passerà soprattutto dal recupero della vocazione intercontinentale. Medio Oriente (Dubai e Doha), ma anche Turchia e Stati Uniti. Sviluppo che per il sindaco di Pisa Michele Conti deve rafforzare il ruolo del Galilei come «porta principale di accesso alla Toscana».

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