Il Tirreno

Versilia

Versiliesi alle Olimpiadi: il medico il match analyst e il ct paralimpico

di Massimo Guidi
Angelo Pizzi e Cristiano Ciardelli
Angelo Pizzi e Cristiano Ciardelli

Angelo Pizzi, Cristiano Ciardelli e Alessandro Benedetti a Parigi 2024

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VIAREGGIO. Così come a Tokio anche a Parigi non ci sarà una presenza di atleti versiliesi anche se la nostra zona avrà comunque una rappresentanza qualificata per la presenza di Angelo Pizzi, Cristiano Ciardelli e Alessandro Benedetti.

Angelo Pizzi

Pizzi è nel gruppo di medici che fanno parte dello staff che seguirà gli arbitri di calcio nell’avventura francese. Il medico viareggino, che vanta esperienze anche ai mondiali di calcio di Russia e Qatar, non è nuovo alla partecipazione a un Olimpiade. Nel 1992 era infatti presente a Barcellona come medico della squadra di hockey su pista: «La prima e anche l’ultima per l’hockey – ricorda – un’esperienza molto gratificante con l’amarezza di non aver potuto frequentare il villaggio olimpico perché la squadra di hockey giocò la prima fase a Vic e la seconda a Noya. E proprio questo fattore non ci permise di partecipare alla sfilata nella giornata inaugurale dei Giochi. Ho un bel ricordo per la vittoria del bronzo guadagnato grazie a un gol del nostro Crudeli perché avevo vissuto l’evento proprio dalla panchina. E vederlo girare per la pista per festeggiare il gol è un’immagine che mi porto dietro. Un’Olimpiade è per sempre». Trentadue anni dopo Pizzi ha la possibilità di vivere una nuova esperienza a cinque cerchi. «Ho partecipato anche ai mondiali, ma a mio avviso un’Olimpiade vale due mondiali. E partecipare ai Giochi mi fa sentire italiano a trecentosessanta gradi». Ma anche questa volta non avrà modo di vivere il villaggio olimpico. «Il calcio e dunque anche gli arbitri Fifa vivono fuori dal villaggio e così si perde un po’ dell’essenza dei Giochi». Sulla sua missione non ha dubbi. «La squadra arbitrale deve essere messa in condizione di fare il meglio possibile: ci chiedono molto, dobbiamo dare molto».

Cristiano Ciardelli

E a un lavoro importante è chiamato anche Ciardelli, anche lui viareggino con un passato da allenatore, presente nell’Esagono nelle vesti di match analyst dopo l’esperienza mondiali in Qatar. «Assieme al collega di Roma dobbiamo supportare gli arbitri che dirigeranno sia nel torneo maschile che femminile – spiega – fornendo loro informazioni su come giocano le squadre dal punto di vista tattico e anche le caratteristiche tecniche e comportamentali dei giocatori che andranno a dirigere. Perché è fuori dubbio che avere il maggior numero di informazioni aiuta gli arbitri a svolgere meglio il loro lavoro». Ciardelli ha un piccolo sogno: «Il calcio è una disciplina che ti tiene lontano dal villaggio ma spero comunque di poter assistere a qualche altra gara».

Alessandro Benedetti

Dal 2012 Benedetti segue gli atleti paraolimpici. Da due anni è il responsabile del Dipartimento Paraolimpico della Federazione italiana sport equestri. Camaiorese ma che abita a Capezzano, Benedetti che ha un passato agonistico come cavaliere, è uno dei tecnici più apprezzati nel mondo. Oltre a Sara Morganti (pluricampionessa del mondo) ha seguito anche atleti di altre nazioni e per questo è tecnico appetito anche da altre federazioni. Come detto, per usare un termine calcistico, è il commissario tecnico della squadra azzurra che sarà rappresentata oltre che dalla garfagnina Sara Morganti, da Francesca Salvadè, Francesca Sileoni e Carola Semperboni. Per Benedetti è questa la terza Olimpiade consecutiva dopo quelle di Rio de Janiero e Tokio dove la Morganti proprio tre anni fa salì sul terzo gradino del podio nel Dressage. «Nei prossimi giorni partiremo per questa nuova avventura. Non sarà facile ripetersi perché il livello del campo dei partecipanti si è alzato notevolmente negli ultimi anni. Ma la squadra è preparata e ci auguriamo di portare a casa qualcosa. Non sarà facile ma dobbiamo provarci».

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