Il Tirreno

Versilia

Stabilimenti balneari

Forte dei Marmi, maxi-acquisizioni di magnati russi: quali sono e perché potrebbero finire in consiglio comunale

di Angelo Petri

	L'ingresso del bagno Belvedere a Forte dei Marmi (foto d’archivio)
L'ingresso del bagno Belvedere a Forte dei Marmi (foto d’archivio)

A suscitare la necessità di discutere del tema la recente acquisizione del bagno Belvedere da parte dello stesso magnate russo che aveva già rilevato le altre due spiagge confinanti. La richiesta di Ghiselli: «Doveroso parlare del futuro dell’economia di Forte»

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FORTE DEI MARMI. Un consiglio comunale per discutere del fenomeno delle maxi acquisizioni che ormai con sempre maggiore frequenza grandi gruppi o magnati fanno sul territorio fortemarmino tra alberghi, stabilimenti balneari, ville e locali.

È questa la richiesta di Enrico Ghiselli, consigliere comunale di Legalità e trasparenza. Così l’ex assessore ha scritto al sindaco Murzi. «Avendo letto giorni fa sulla cronaca locale dell'ennesima cessione di uno stabilimento balneare (il bagno Belvedere, ndr) a un magnate russo che ha rilevato con questa ben tre spiagge confinanti oltre a un limitrofo rinomato ristorante, e che lo stesso magnate aveva già acquistato l’Hotel Raffaelli e il Country Club Raffaelli, mi pare che sarebbe logico che il consiglio comunale fosse chiamato a dibattere su questo stillicidio di passaggi di proprietà dall'imprenditoria locale alle mani di magnati o società straniere – sostiene Ghiselli nella sua lettera – tengo a precisare che questo non significa assolutamente essere contro al libero mercato, me ne guardo bene. Ma riterrei opportuno rifletterne nel più alto consesso istituzionale, per analizzare vari aspetti di ciò che sta avvenendo con sempre maggiore frequenza e su quali conseguenze può comportare per l'economia complessiva della nostra comunità, sforzandoci di mettere a confronto valutazioni ed eventualmente idee tendenti al meglio nell'interesse collettivo. Credo che ciò sarebbe un dovere per chi vuole correttamente rappresentare la comunità. In un recente passato – sottolinea il consigliere di minoranza – avevo richiesto a lei e al presidente del consiglio comunale la convocazione di un consiglio aperto anche ad interventi di cittadini, associazioni e categorie economiche con all'ordine del giorno il “Modello di sviluppo dell'economia turistica di Forte dei Marmi: quali proposte e quali prospettive”. A queste mie richieste però non ho mai ricevuto risposte. Prendo atto che da parte dell'amministrazione comunale probabilmente non vi è disponibilità per un consiglio comunale aperto e di ciò mi rammarico: aprirsi al contributo e al confronto con la cittadinanza – conclude – farebbe solo bene a mio parere. Formulo la mia richiesta semplicemente per un normale consiglio straordinario, nel quale non vi siano tempi strettamente contingentati, vista l'importanza del tema, auspicando che per questo diverso format vi sia la disponibilità sua e della maggioranza per discutere tali problematiche nell'assemblea comunale».


 

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