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Sequestrò l’amico, Leonardo Pistoia patteggia 20 mesi: dovrà seguire un corso per uomini maltrattanti

di Pietro Barghigiani

	Leonardo Pistoia dopo l’aggressione denunciata nei mesi scorsi
Leonardo Pistoia dopo l’aggressione denunciata nei mesi scorsi

Il 21enne torrelaghese era stato arrestato il 18 agosto a Porcari dopo la richiesta di aiuto dell’amico ai genitori. Era accusato di sequestro di persona, maltrattamenti, minacce e lesioni personali

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VIAREGGIO. Un patteggiamento di 20 mesi con la sospensione della pena subordinata a seguire un corso per uomini maltrattanti.

È la sentenza emessa ieri mattina dal gup Simone Silvestri dal Tribunale per Leonardo Pistoia, il 21enne torrelaghese arrestato dai carabinieri il 18 agosto in una casa a Porcari con l’accusa di sequestro di persona, maltrattamenti, minacce e lesioni personali nei confronti di un amico. In aula erano presenti imputato e parte civile. Nessun segnale di riavvicinamento. Freddezza totale. Prima del patteggiamento c’è stata una transazione economica tra le parti che non è stata resa pubblica.

Pistoia, tornato in libertà dopo mesi di arresti domiciliari e un primo passaggio in carcere, si lascia alle spalle una brutta storia destinata a non essere sviscerata in un dibattimento pubblico in aula. La Procura (pm Paola Rizzo) aveva chiesto il giudizio immediato e nelle more della fissazione dell’udienza, la difesa del 21enne (professor Enrico Marzaduri e avvocato Gabriele Parrini) ha proposto un patteggiamento trovando l’accordo della pubblica accusa sull’entità della pena. Arrestato in flagranza di reato nel pomeriggio del 18 agosto dai carabinieri, Pistoia nell’udienza di convalida aveva respinto le accuse mosse dall’amico, 33enne (assistito dall’avvocato Gianmarco Romanini), con cui condivideva la casa a Porcari.

Erano stati i genitori dell’uomo, parte offesa nella vicenda, a dare l’allarme. Una richiesta di aiuto che si era tradotta nell’intervento, con diverse auto di servizio dei militari, nell’abitazione porcarese. Ricevuta la conferma dai vicini che l’appartamento era abitato, i carabinieri avevano fatto staccare la luce per far uscire gli occupanti. Sulla porta era apparso l’amico di Pistoia che agli uomini in divisa aveva subito raccontato cosa gli era successo. Una storia raccontata con versioni opposte e che nella valutazione della difesa è utile chiudere con un patteggiamento che, se accolto, per l’imputato significa ottenere la sospensione della pena.

Pistoia, qualche giorno prima dell’arresto, era diventato il testimonial delle camminate della sicurezza a Torre del Lago, a cui avevano partecipato cittadini desiderosi di lanciare l’allarme contro lo spaccio nella pineta torrelaghese. Nell’ambito di queste camminate, Pistoia aveva riferito di essere stato aggredito da due stranieri, denunciando il fatto alle forze dell’ordine. Ora nel suo presente ci sarà anche il corso per uomini maltrattanti. Un percorso per capire l’errore commesso contro l’amico l’estate scorsa e non cadere di nuovo nella tentazione di ripeterlo

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