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Viareggio, giornalista aggredito a pugni e rapinato

di Roy Lepore

	L'episodio per strada a Viareggio (Foto di repertorio)
L'episodio per strada a Viareggio (Foto di repertorio)

L’episodio ai danni di un inviato di 50News Versilia: in carcere una 28enne

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VIAREGGIO. A Viareggio, in via Coppino, nella sera di domenica 30 novembre il giornalista di 50News Versilia, Gabriele Altemura, è stato aggredito e rapinato del cellulare da una giovane donna che si trovava con lui.

La ragazza e la dipendenza

La 28enne, originaria della provincia di Monza, da tempo combatte con una dipendenza da sostanze stupefacenti. Aveva conosciuto Altemura, che stava cercando di aiutarla a uscire da questa difficile situazione.

La dinamica dell’episodio

Secondo il racconto del giornalista, la giovane è salita in auto con lui per andare a cena, ma improvvisamente lo ha colpito con alcuni pugni al volto, sottraendogli cellulare e chiavi prima di allontanarsi a piedi. Un passante ha assistito alla scena e ha allertato i carabinieri e un’ambulanza. Poco dopo, Altemura ha ritrovato la ragazza nei pressi del muraglione: lei gli ha restituito telefono e chiavi, scusandosi per il gesto.

L’intervento dei carabinieri

La mattina successiva i militari hanno rintracciato la giovane a Torre del Lago. Su di lei gravava già un foglio di via e un vecchio ordine di carcerazione per reati contro il patrimonio. È stata quindi trasferita al carcere Don Bosco di Pisa per scontare tre mesi di pena residua.

Le nuove accuse

Oltre alla pena pregressa, la donna dovrà ora rispondere anche della rapina ai danni di Altemura. Il giornalista ha sottolineato come la ragazza fosse desiderosa di liberarsi dalla dipendenza, ricordando che in passato aveva mostrato buona volontà e periodi di recupero.

Le parole di Altemura

«Per un periodo era riuscita ad essere pulita – ha spiegato – ci aveva messo impegno. Mi dispiace, perché stavo cercando di dare una mano a una ragazza caduta in un giro di spacciatori che approfittano delle debolezze di chi è dipendente da sostanze stupefacenti».

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