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Massarosa, gravi danni dopo il nubifragio: evacuata famiglia con una donna incinta, a rischio anche dei cavalli

di Gabriele Buffoni

	I danni a Massarosa
I danni a Massarosa

Ma i problemi maggiori li ha subiti l’osteria Le Terme di Massaciuccoli. Il Comune chiede il riconoscimento di calamità naturale

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MASSAROSA. Dopo il nubifragio e l’esondazione che ha colpito duramente soprattutto l’area di Massaciuccoli, è il momento della conta dei danni. Innumerevoli e ingenti. Tanto che il Comune di Massarosa non ha perso tempo e – al termine di un sopralluogo effettuato ieri mattina, martedì 26 novembre, dalla sindaca Simona Barsotti e dall’assessore alla protezione civile Fabio Zinzio – ha deciso di caricare immediatamente il report dei danni riportati sulla piattaforma regionale dedicata per cercare di ottenere «il riconoscimento di calamità naturale – spiega la prima cittadina – la grande quantità d’acqua in un breve arco temporale ha causato ingenti danni sia alle attività che al territorio. Contemporaneamente – conclude – abbiamo anche avviato un dialogo con i vari soggetti interessati, dai privati agli altri enti per le rispettive competenze, dal Consorzio di Bonifica alla Regione».

Le cause dell’esondazione

Con il sopralluogo di ieri è stato anche possibile delineare meglio cosa è realmente accaduto nel pomeriggio di lunedì. Dai rilievi infatti è apparso evidente che l’elemento scatenante dell’esondazione che ha colpito Massaciuccoli è stato uno smottamento che ha interessato il rio di Bagnaia, seguito da un secondo in località Aquilata. Queste due frane avrebbero in particolare ostruito il corso d’acqua portando a un intasamento di un primo tratto tombato. «Si tratta – spiega l’assessore Zinzio – di un tratto del reticolo idrografico di competenza della Regione. Da qui è iniziato il riversamento di fango e detriti in strada che ha portato a un effetto a catena in un altro tratto del corso d’acqua, anch’esso tombato ma che percorre una proprietà privata molto più a valle. E questo ha generato l’esondazione definitiva che ha causato i danni maggiori. Le zanelle? Anche con tutte le zanelle pienamente efficienti, con un evento simile non ci sarebbe stato niente da fare. Voglio anzi ringraziare i volontari e tutti quanti si sono attivati per l’emergenza».

Famiglie evacuate e attività danneggiate

In via precauzionale il Comune ha provveduto a evacuare una famiglia (babbo, mamma incinta e figlio di due anni) che alloggia attualmente all’hotel Le Rotonde, mentre un’altra famiglia ha deciso di spostarsi spontaneamente da alcuni parenti a Torre del Lago. A rischio anche i cavalli dell’associazione equi-natura nell’agriturismo La Casa rossa. Ma i danni maggiori li ha subiti l’osteria Le Terme di Massaciuccoli. «La conta dei danni non l’abbiamo ancora terminata – commenta amareggiato il titolare Stefano Bergamini – ma tra i danni materiali alla struttura e alle attrezzature e i mancati incassi saremo tra i 20mila e i 50mila euro. Da lunedì sera siamo al lavoro per ripulire tutto quanto, perché nelle nostre cucine, passando dal retro dell’attività, è entrato un vero e proprio fiume di acqua e fango: solo per sistemare tutto impiegheremo almeno una settimana. Poi dovremo ricomprare merce e macchinari, perché è saltato l’intero impianto elettrico e tutti i frigoriferi e l’abbattitore. La speranza – conclude il titolare – è poter tornare aperti per i primi di dicembre perché abbiamo una serie di eventi che hanno fatto da venti giorni il tutto esaurito. Se non ci riuscissimo sarebbe una perdita enorme, già così siamo in ginocchio». 
 

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