Mancata elezione a capitale dell’arte? Ecco quanto “costa” e il caso di Pietrasanta
La commissione ministeriale ha scelto Alba e nella Piccola Atene non sono mancate le polemiche anche con il primo cittadino
PIETRASANTA. Cinque milioni e cento mila euro. E’ l’importo del budget, stimato, che avrebbe portato in dote la proclamazione di Pietrasanta come capitale dell’arte contemporanea 2027.
Come poi è andata è oramai noto: la commissione ministeriale ha scelto Alba e dalle parti della Piccola Atene (leggi polemiche e conflitti che continuano ancora oggi con il sindaco Alberto Giovannetti finito nel frattempo nel mirino dell’associazione dei galleristi d’arte) non l’hanno presa benissimo. E non solo per una questione di immagine e di ritorno turistico, ma anche per quei 5 milioni e 100 mila euro svaniti a un passo dal traguardo.
Il budget
Con Pietrasanta capitale il Ministero dei Beni Culturali avrebbe infatti garantito un contributo di 1 milione di euro finito invece appunto ad Alba, un altro milione di euro sarebbe arrivato dalla Regione (come da certificazione del Sindaco) e da partner pubblici, 1 milione e 600 mila euro da fondazioni bancarie e partner privati, mezzo milione dalla Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, mezzo milione dagli sponsor e un altro mezzo milione lo avrebbe recuperato, dalle varie voci di bilancio lo stesso comune di Pietrasanta.
I soldi
Dove sarebbe poi stato veicolato questo “fiume di denaro”? 400 mila euro nella comunicazione, 560 mila euro nella gestione dei diversi servizi, 1 milione di euro in infrastrutture materiali e digitali, 3 milioni e 140 mila euro in progetti. Quanto meno, sia pure in modo non dettagliato questa è (anzi, sarebbe stata) la tabella della stima delle uscite dei diversi contributi stilata, nelle scorse settimane dal Comune. Comprensibile, quindi, il disappunto, definiamolo in questo modo edulcorando gli stati d’animo inveleniti che persistono in città sulla questione, a palazzo e dintorni.
Cultura e progetti
Con la stessa amministrazione comunale che nel frattempo si prepara però a incassare un ulteriore contributo, che niente ha a che vedere con Pietrasanta capitale, dal ministero della Cultura per 5 milioni di euro destinati al completamento del museo Mitoraj. Per un totale del costo dell’opera che si aggira intorno ai 15-16 milioni di euro. Per gli altri cantieri legati alle grandi opere cittadine la strada resta invece ancora in salita: prendiamo l’ex Cooperativa di Consumo: a oggi sono stati finanziati lavori per 5 milioni e 250 mila euro – 4 milioni e 790 mila euro sono arrivati dai fondi del Pnrr –: il recupero della struttura procede nei tempi previsti, ma per la realizzazione anche di un centro congressi da minimo 800 posti, i soldi oggi non ci sono.
E non sarà semplice trovarli. Analogo discorso per l’ex area Pierotti: il Comune l’ha acquisita per 641mila euro e l’idea è quella di realizzarci un centro per l’artigianato locale. Iniziativa lodevole, ma anche qui servono soldi. Tanti soldi. Che al momento non ci sono o quanto meno va individuata una modalità per finanziare il progetto.
