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Viareggio, morto due 2 mesi dopo l’incidente: per la pm è omicidio colposo

Viareggio, morto due 2 mesi dopo l’incidente: per la pm è omicidio colposo

Lo schianto sulla via di Montramito: indagato l’autotrasportatore

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VIAREGGIO. Era partito da casa all’alba e stava andando a caccia a bordo della sua Fiat Panda quando – alle 6,40 del 23 ottobre 2024 percorrendo la strada di Montramito – l’auto si scontrò con un trattore con rimorchio di proprietà della società MRG srl con sede a Ponte Buggianese che si era immesso sulla Provinciale da via della Torbiera, una strada privata in località Casali a Montramito di Massarosa.

Un urto violentissimo con l’utilitaria che, sbattendo con lo spigolo anteriore destro contro il cerchio in acciaio anteriore sinistro della motrice del trattore con rimorchio, subì una rotazione in senso orario di 180 gradi andando a invadere la corsia opposta di marcia e scontrandosi con l’autocarro Iveco. Nel tremendo impatto il conducente della vettura, Bruno Pollastrini, 91 anni, nato a Lucca e residente in via Bartoletti a Viareggio, che stava circolando alla velocità di 70 chilometri orari (in quel punto c’è il limite di 50 chilometri orari) riportò una frattura composta che coinvolse la seconda vertebra cervicale e in particolare il processo odontoideo. Un tipo di frattura complessa che richiese un trattamento specifico e provocò nell’anziano – già affetto da problemi di salute causa la veneranda età e dimesso il 7 novembre da una residenza sanitaria per anziani a Lido di Camaiore – ipertensione arteriosa, delirium intraospedaliero e ritenzione urinaria acuta.

In buona sostanza, stando all’accusa, quell’incidente sarebbe stata la causa del suo progressivo e rapido peggioramento delle condizioni di salute tanto che circa un mese dopo le dimissioni dalla Rsa fu costretto a un nuovo ricovero ospedaliero con il successivo decesso avvenuto l’8 gennaio del 2025. Tra le cause della morte, l’ipertensione arteriosa, diabete mellito e insufficienza renale.

Per la Procura di Lucca – anche se sono intercorsi circa due mesi e mezzo dall’incidente al decesso dell’automobilista e l’ultranovantenne era stato dimesso dal nosocomio – c’è un evidente nesso causale tra le conseguenze legate al sinistro e la scomparsa del novantenne. Per questo motivo il procuratore Lucia Rugani ha inviato, con l’accusa di omicidio colposo, l’avviso di conclusione delle indagini al conducente del rimorchio della ditta MRG srl, un autotrasportatore di 49 anni, residente a Monsummano Terme, reo per colpa consistita in imprudenza, negligenza, imperizia di non aver rispettato l’obbligo della precedenza in una strada provinciale. L’indagato avrà adesso 20 giorni per farsi interrogare o depositare tramite il suo legale consulenze e perizie a sua discolpa. 

L.T.

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