Gli 80 anni di "Athos", la pizzeria prediletta da Stefania Sandrelli e un “angolo del cuore” di Viareggio
Nata nel 1945, è frequentata da tanti personaggi dello spettacolo e della politica
Viareggio Ottanta candeline sulla torta di Athos per festeggiare una storia che dall'immediato dopoguerra è arrivata fino ad oggi a suon di pizze.
Tutto è cominciato proprio nel 1945 quando, in una Viareggio alle prese con la ricostruzione postbellica, Athos Quiriconi scommise il suo futuro su una manciata di ingredienti: farina, acqua, lievito, pomodoro e mozzarella. Armato di pala e teglie cominciò a sfornare pizze fumanti e appetitose nei due locali all'inizio della Passeggiata (vicino al molo) probabilmente di pertinenza del cinema teatro Politeama (oggi inagibile). Da allora la pizza di Athos è diventato un cult in città per viareggini e turisti, clienti affezionati che tornano non solo per gustare la pizza ma perché in quel cartoccio sono contenuti i ricordi del passato. Persone oggi novantenni che si commuovono al ricordo di quell'avventura, che aveva il sapore non solo della focaccia tanto desiderata durante i tempi bui e miseri del conflitto, ma di un futuro migliore, della speranza di una ripresa possibile e di un orizzonte di solidità e serenità.
E poi famiglie, anche forestiere che hanno ancora negli occhi e nel cuore la Viareggio vissuta da piccoli e la merenda da Athos, dopo una giornata trascorsa al mare o alla sera, prima di una passeggiata al chiaro di luna sul vicino molo. O persone che si fermano per una pizza al volo prima di prendere posto all'allora funzionante e pulsante teatro Politeama, con la sua stagione teatrale, con le sue proiezioni, con la sua passerella di vip ai tempi di EuropaCinema.
Già, i vip: diversi hanno sfilato davanti al bancone di Athos. In un virtuale albo d'oro figurano tanti nomi di personaggi illustri, che si sono trovati a passare in questi ottanta anni dalla pizzeria sul lungomare. Un nome per tutti è quello di una "aficionada", la viaregginissima Stefania Sandrelli, che non perde occasione per sottolineare il legame con la sua città e le sue incursioni da Athos per gustare un triangolo della sua inimitabile pizza.
Ma non è la sola ad aver sostato davanti alle grandi teglie nel dubbio della scelta: marinara, margherita, Napoli, ripiena. Oltre alla Sandrelli, anche altri nomi importanti del mondo della televisione e dello sport (ma anche della politica), hanno varcato la soglia armati di cartoccio: da Marco Columbro a Roberto Baggio, da Valeria Marini a Tarcisio Burgnich a Matteo Renzi, senza dimenticare il mito delle due ruote - il toscanaccio Gino Bartali - il cui autografo ancora figura su una foto esposta nel locale con dedica ad Athos.
Dalle sue mani, a rilevare il testimone e a portare avanti la tradizione in questi decenni è stato il nipote Romano Benedetti che, a sua volta, ha passato lo scettro al figlio Guglielmo che oggi, affiancato dalla sua famiglia - la moglie Lara e i figli Rocco ed Elena - continuano a scrivere una storia lunga ottanta anni, ricordata, anche quest'anno come accaduto nei precedenti decennali, dalla realizzazione di una teglia con un mosaico, consuetudine che era stata inaugurata da Athos: un gabbiano, un delfino, un veliero, perché il profumo del mare si confonde con quello della pizza. l