Viareggio, atti sessuali con minori in palestra: ex poliziotto condannato a 5 anni
L’uomo, allontanato dal lavoro, era accusato da cinque ragazzini
VIAREGGIO. È stato condannato a 5 anni per atti sessuali con minorenni, un ex poliziotto 58enne residente in Versilia accusato da almeno cinque ragazzini, alcuni all’epoca dei fatti di età inferiore ai 14 anni, di averli molestati nella palestra dove era il loro istruttore.
La sentenza è arrivata al termine dell’udienza con rito abbreviato che si è tenuta ieri mattina davanti al Gup Alessandro Trinci (pm Alberto Dello Iacono).
L’imputato, assistito dagli avvocati Enrico Carboni ed Elena Picchetti, da tempo è stato destituito dalla polizia di Stato e anche sospeso e poi radiato dalla federazione della disciplina insegnata ai ragazzini. Un taglio netto da professione e passatempo sportivo in palestra, il contesto da cui tutto è nato per poi concludersi con la condanna di ieri mattina.
Cinque i casi al centro dell’inchiesta seguita dalla questura. L’uomo, ex agente della Polfer, venne denunciato dai genitori dei minorenni nel 2022. Il primo a segnalare i comportamenti illegali dell’istruttore fu un ragazzo che frequentava un centro sportivo in Versilia. «Mi palpeggia e mi tocca nelle parti intime» fu il suo racconto in famiglia. La sua storia ben presto diventò un racconto fotocopia raccolto dagli investigatori da altri ragazzini.
Il 4 novembre 2022 la questura confermò l’apertura dell’inchiesta con la contestuale sospensione del poliziotto dal servizio. Mentre il 27 ottobre, la giustizia sportiva aveva esonerato l’allenatore in via cautelare, “da ogni attività federale”.
Nel corso dell’indagine, ristretta all’ambito della Versilia, emersero testimonianze analoghe a quelle riportate dal primo minore: altri atleti dello stesso contesto sportivo – anche loro non avevano compiuto la maggiore età – raccontarono di essere stati sottoposti a molestie dalla stessa persona. All’interno dell’impianto sportivo dove si sarebbero consumate le molestie, vennero svolte alcune perquisizioni.
Nella località versiliese in cui si trova l’impianto sportivo finito al centro delle indagini, da tempo si era innescato un clima di sospetto e paura. Anche perché erano numerosi i giovani atleti e atlete che frequentavano la struttura.
L’ex poliziotto non hai subìto misure restrittive della libertà personale. Il suo avvocato, Enrico Carboni, dopo aver le motivazioni ricorrerà in appello.
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