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Onu, 158 aziende nella lista nera per attività legate alle colonie israeliane nei territori palestinesi – L’elenco completo

di Libero Red Dolce

	 Netanyahu parla all'assemblea dell'Onu a New York
 Netanyahu parla all'assemblea dell'Onu a New York

Il rapporto aggiornato segnala nomi noti come Airbnb, Booking e TripAdvisor tra le imprese che contribuiscono all’espansione degli insediamenti; 7 aziende rimosse dalla lista

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Quasi 70 nuovi nomi e sette che invece escono. Una lista di 158 aziende, provenienti da 11 paesi, finite nella blackliste dell’Onu con l’accusa di essere complici della violazioni dei diritti umani verso il popolo palestinese, tramite rapporti commerciali con gli insediamenti israeliani in Cisgiordania. Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha pubblicato il 26 settembre 2025 l'aggiornamento annuale ufficiale della lista delle aziende coinvolte in attività che contribuiscono all'espansione e al mantenimento delle colonie israeliane nei territori occupati palestinesi, inclusa Gerusalemme Est. Questa lista, nota come "database delle imprese", è stata creata in adempimento delle risoluzioni del Consiglio e riflette le aziende per le quali esistono motivi ragionevoli di ritenere che abbiano fornito servizi, materiali o strumenti che facilitano queste attività.

Com’è stato redatto il rapporto

Il rapporto si basa su indagini che coprono il periodo dal 2 agosto 2019 al 30 aprile 2025 e include 158 aziende coinvolte attivamente, mentre 7 aziende, come scritto, precedentemente inserite sono state rimosse in quanto è stato accertato che non sono più coinvolte nelle attività elencate.

Le attività che hanno portato all'inclusione nella lista comprendono la fornitura di attrezzature per la costruzione e l'espansione degli insediamenti, servizi di sicurezza e sorveglianza, utilizzo di risorse naturali come acqua e terra per scopi commerciali, nonché servizi finanziari che favoriscono l'espansione delle colonie.

Nomi famosi e aziende che non sono più nella blacklist

Tra le aziende attive nella blacklist figurano nomi noti internazionalmente come Airbnb Inc., Booking Holdings Inc., Expedia Group Inc., TripAdvisor Inc., oltre a numerose imprese israeliane operanti nei settori dell'edilizia, telecomunicazioni, trasporti e finanza.

La lista delle aziende rimosse include invece società come Alstom S.A., Ariel Properties Group e Opodo Ltd., per le quali l'ONU ha ritenuto che le attività problematiche siano cessate.

L'aggiornamento della lista vuole essere uno strumento per gli stati membri affinché esercitino i propri obblighi legali internazionali e per incentivare le imprese a rispettare i diritti umani in tutto il loro operato, con particolare attenzione alle situazioni di conflitto.

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