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Torre del Lago, spacciatori messi in fuga dai cittadini: la “marcia” e chi è il promotore dell’iniziativa

di Roy Lepore

	L'allontanamento degli spacciatori
L'allontanamento degli spacciatori

Un centinaio di persone alla manifestazione per la sicurezza, il ventenne Leonardo Pistoia: «Ora basta»

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TORRE DEL LAGO. Circa un centinaio di persone venerdì sera hanno manifestato per la sicurezza, dopo averlo già fatto domenica mattina, di fronte alla stazione ferroviaria di Torre del Lago.

Con la loro presenza hanno voluto richiamare l’attenzione su una situazione non più tollerabile, a causa dello spaccio nella frazione che sta creando ormai da tempo preoccupazione e forte disagio. E così il ventenne Leonardo Pistoia si è fatto promotore ancora di questa iniziativa che ha trovato l’appoggio di cittadini che l’hanno affiancato in questa lotta per cercare di creare difficoltà agli spacciatori.

La camminata è partita dal viale Marconi, all’angolo con via Venezia davanti al Be Mi Forno, percorrendo la pista ciclabile, che ha evidenziato diverse carenze; il gruppo dei manifestanti, muniti di torce in mano e illuminando anche con i telefonini cellulari la vegetazione è arrivato fino alla rotonda in fondo al viale Kennedy per poi andare di fronte all’ex discoteca Frau Marlene per cercare di disturbare gli spacciatori.

Lungo il percorso sono stati trovati due spacciatori lungo via del Balipedio e alla vista dei manifestanti che li hanno illuminati si sono dati alla fuga dentro la pineta di Levante, abbandonando le due biciclette con le quali si muovevano per cercare di trovare clienti e consegnare la dose. I manifestanti hanno poi sorpreso e allontanato due persone che sono state invitate a cambiare zona.

Leonardo Pistoia che fin da giovanissimo ha messo in risalto il problema dello spaccio a Torre del Lago, chiama in causa anche la politica, che era presente con alcuni esponenti. «Ci aspettiamo delle risposte e non solo promesse o articoli sui giornali di certi esponenti della politica. La popolazione ha bisogno di fatti concreti e con certo di semplici promesse».

Nel corso dei vari interventi è stato messo sotto accusa anche il Parco Migliarino San Rossore, a cui è stato imputato di fare poco per controllare l’interno delle pinete e per evitare bivacchi e sporcizia, con la conseguente presenza degli spacciatori, diventati i totali padroni di questo spazio verde, dove i cittadini per timore non possono entrare a rischio della propria incolumità. L’appuntamento adesso è ad altre iniziativa simili per tenere alta l’attenzione su questa problematica a Torre del Lago, ma non solo.

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