Il Tirreno

Versilia

La tendenza

Musica a palla, barche e impunità: perché in Versilia adesso è allarme per la festa oltre le boe

di Gabriele Buffoni
Le barche riunite davanti al pontile e un momento della festa (profilo Instagram Parmesan House)
Le barche riunite davanti al pontile e un momento della festa (profilo Instagram Parmesan House)

E c’è un precedente che preoccupa balneari e Comune. Il sindaco, intanto, non ha dubbi: «Un trend da bloccare subito»

3 MINUTI DI LETTURA





FORTE DEI MARMI. L’iniziativa era partita alcuni giorni fa sui social, dai canali di un’azienda che noleggia barche di lusso a Cinquale e dal profilo del dj Parmesan House che ha collaborato per la buona riuscita dell’evento: un boat party, una festa sulle barche a largo del pontile di Forte dei Marmi. L’invito era rivolto a tutti: nessun ingresso da pagare, “solo” presentarsi sul luogo convenuto a bordo di un gommone o una barca, propria o presa a noleggio. Poi un unico imperativo: divertirsi. Senza freni, ma soprattutto senza le limitazioni che – specie per la musica, tenuta per ore ad alto volume: la festa è iniziata alle 12 ed è proseguita fino alle 19 – ci sono per chi resta a terra.

Quanto accaduto ieri, 19 luglio, appena oltre le boe che delimitano l’area balneabile non è certo passato inosservato. Specialmente in una Forte dei Marmi in cui da settimane si discute del “nodo feste” in spiaggia, con il Comune che sembra deciso a usare il pugno duro con chi sgarra e anticipa a prima delle 20 l’emissione di musica ad alto volume. Così un gruppo di una decina di imbarcazioni e moto d’acqua si è radunato e fin da subito è partita la musica: altissimo il volume, tanto che non sono mancate le lamentele di chi, sulla spiaggia, cercava solo un po’ di relax e di pace.

«Per tutti noi è stata una vera rogna – commenta il presidente dei balneari fortemarmini Stefano Giannotti – già c’è il problema che alla sera alcuni stabilimenti tengono la musica fin troppo alta, se adesso si comincia anche durante la giornata, soprattutto di sabato e di domenica quando c’è grande affluenza e la gente vuole rilassarsi, si rischia davvero di degenerare. Spero in un’ordinanza del sindaco a breve per scongiurare che si ripetano simili eventi».

Ma è una speranza flebile. C’è chi ha chiamato la polizia municipale (ma è «fuori giurisdizione», svolgendosi tutto in mare) e chi la capitaneria di porto che però, intervenuta con una motovedetta, non ha potuto che limitarsi a controllare che tutto si svolgesse in sicurezza: il codice della navigazione non impone limiti alla musica o ai raduni di barche. E anche in caso di presenza di alcol, la cosa essenziale (codice alla mano) è che chi è alla guida resti sobrio. «È la prima volta che mi capita una cosa del genere – commenta il sindaco Bruno Murzi – queste iniziative vanno bloccate sul nascere». Ma il Comune «non ha molti margini di manovra – ammette il primo cittadino – ho trovato un’ordinanza del sindaco di Acireale che si è trovato in una situazione simile: la studierò per capire se possiamo ripeterla a nostra volta».

Flash dall'Italia e dal mondo

La tragedia

Gallipoli, morto il bambino di 7 anni caduto in piscina

Estate