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L’appuntamento

“Te lo spiega Niccolò”, la canzone dalla Versilia: «Vi racconto la mia dedica a Ciatti ucciso in Spagna»

di Matteo Rossi
Da sinistra Cinzia Azzolina (mamma di Niccolò Ciatti) Daniele Melis e Luigi Ciatti (babbo di Niccolò)
Da sinistra Cinzia Azzolina (mamma di Niccolò Ciatti) Daniele Melis e Luigi Ciatti (babbo di Niccolò)

Il cantautore toscano Daniele Melis sarà in concerto al “Manzoni” dove inizierà il nuovo tour

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MASSAROSA. «Sono cresciuto con la divisa in casa, mio padre è stato un finanziere per 37 anni e mi ha trasmesso il valore della giustizia». Daniele Melis è un cantautore senese che ha deciso di stabilirsi definitivamente a Viareggio, dove ha aperto uno studio di registrazione per comporre le sue canzoni, spesso dedicate proprio al tema della giustizia. Domenica 24 novembre alle 18 inizia il suo nuovo tour al teatro Vittoria Manzoni di Massarosa e per l’occasione, insieme alla band composta dal batterista Jerry Tripodi, dal chitarrista Federico Dell’Orfanello e dal tastierista Matteo Teani, porterà sul palco la raccolta “Le mie canzoni”, che comprende 15 dei suoi brani fra cui anche tre inediti. Poi il tour continuerà in giro per tutta Italia toccando città come Siena e Bologna. «Abbiamo scelto Massarosa perché mi sento a casa e il Manzoni è un teatro adatto per il mio pubblico».

“Te lo spiega Niccolò”

Molti dei testi scritti dal cantautore sono dedicati a fatti di cronaca della storia italiana che, in qualche modo, lo hanno colpito profondamente. Tra questi c’è anche l’assassinio di Niccolò Ciatti, ragazzo fiorentino ucciso nel 2017 a Lloret de Mar in Spagna, a seguito di una rissa durante una serata in discoteca. Una storia che al momento non ha trovato la parola “fine”, in quanto l’omicida, il ceceno Rassoul Bissoultanov, risulta ancora latitante. Proprio a questa vicenda è stata dedicata la canzone “Te lo spiega Niccolò”, scritta da Melis nel 2021. Il testo è un vero e proprio grido di giustizia che esplode con il ritornello “Noi combatteremo ancora, non ci arrenderemo ora”. «Questa è la canzone a cui sono più legato – racconta Daniele –; l’ho presentata per la prima volta in un locale di Scandicci e in un solo giorno ha ricevuto migliaia di ascolti». Daniele e Niccolò non si conoscevano personalmente. «Avevamo alcuni amici in comune – racconta Melis –. Tra Siena e Scandicci (città in cui abitava Niccolò con la famiglia, ndr) non c’è molta distanza, quindi era possibile frequentare gli stessi ambienti. Quando ho saputo quanto era successo, non ci potevo credere e ho iniziato a seguire tutta la storia, fino a contattare la famiglia. Da qualche anno li accompagno durante le iniziative della loro onlus (Giustizia per Niccolò) e loro accompagnano me nei miei concerti. Si è creato un rapporto di amicizia e stima reciproca».

Al concerto di domenica a Massarosa sarà presente anche la famiglia di Niccolò e il padre, Luigi Ciatti, farà un intervento dal palco per raccontare gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda. «In questo mondo così strano – dice Ciatti –, dove in molti preferiscono farsi i fatti i propri e guardare al proprio orticello, esiste un ragazzo come Daniele che ha avuto la sensibilità di unirsi alla nostra richiesta di giustizia. Noi non lo conoscevamo, lui ha scritto a mia figlia dicendole che aveva dedicato una canzone alla storia di Niccolò. Da lì abbiamo iniziato a frequentarci e a condividere questa battaglia».

I progetti

“Te lo spiega Niccolò” non è l’unica canzone di Melis che riprende un caso di giustizia. A inizio novembre il cantautore è stato insignito del premio Apoxiomeno – International Police Awards (dedicato ad artisti che hanno dato lustro alle forze dell’ordine) per il brano “Tre fiori del pilastro”, che riprende la vicenda dei tre carabinieri uccisi durante l’eccidio del pilastro a Bologna. Era il 1991. Non solo, il cantautore oltre la passione per la musica sta curando la rubrica “Supereroi in bicicletta” dedicata alla giustizia e a tutti i casi che gli stanno più a cuore. «Nella prima puntata – conclude -, sono andato da Palermo a Catania per documentare la vita dei miei due supereroi, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Per il futuro vorrei progettare una nuova puntata montando in sella alla mia bicicletta per andare da Scandicci a Lloret de Mar, per ripercorrere la storia di Niccolò, devo capire ancora come muovermi a livello logistico perché i chilometri sono tanti, ma non saranno un ostacolo».

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