Versilia, uccise da un’auto: le due studentesse in gita e l’ultima passeggiata sul lungomare. Le novità sulle indagini
La conducente, ai domiciliari, è accusata di omicidio stradale plurimo e lesioni gravissime: «Velocità elevata, non era sola in macchina»
LIDO DI CAMAIORE. Nella serata di ieri, 18 settembre, è stata posta agli arresti domiciliari la donna brasiliana, la 44enne Katia Pereira Da Silva, accusata di omicidio stradale plurimo e lesioni gravissime per l’investimento di due ragazze tedesche di 17 e 19 anni e del ferimento di altre cinque persone.
La ricostruzione
Da una prima ricostruzione, sempre secondo la Procura di Lucca, la donna, alla guida di un veicolo Mercedes “Gla”, con a bordo una passeggera, percorreva a velocità «molto elevata» via Italica e all’altezza dell’intersezione semaforica con via Roma Capitale, investiva, «cagionandone la morte sul colpo», due ragazze di nazionalità tedesca, di cui una minorenne, intente a percorrere la strada lungo il marciapiede rialzato in corrispondenza dell’attraversamento pedonale e feriva una terza persona, anch’essa di nazionalità tedesca.
La conducente del mezzo avrebbe poi proseguito la marcia per circa 250 metri, «senza fermarsi e senza ridurre la velocità», andando prima a impattare contro il palo semaforico all’intersezione con via Colombo, che abbatteva; quindi, travolgendo altri tre pedoni per poi concludere la propria corsa quando urtava due veicoli in sosta.
Le vittime
Le ragazze decedute - Jasmine Bousnina, 18 anni ed Elis Donmez 17 – e la giovane ferita – trasferita all’ospedale pisano di Cisanello – facevano parte di un gruppo in gita scolastica e alloggiavano in un hotel di Lido di Camaiore, mentre gli altri feriti facevano parte di un gruppo di visitatori francesi. Le due giovani, infatti, frequentavano un liceo tedesco ed erano in gita in Versilia. Arrivavano da Duisburg, grande città della Germania, dove gli altri studenti hanno fatto rientro nella giornata di oggi, 19 settembre, lasciando in tarda mattinata la struttura ricettiva. In mattinata all’hotel in Versilia, dove alloggiavano, è arrivato inoltre un team di psicologi per parlare con i giovani studenti della vicenda.
La Procura
Tornando all’episodio, come ripercorrono dalla Procura lucchese, la conducente del veicolo, illesa, veniva accompagnata dalla volante del commissariato di Viareggio all’ospedale Versilia per gli accertamenti etilometrici e tossicologici che in tarda serata davano esito negativo. Alla donna veniva applicata così la misura degli arresti domiciliari in attesa della convalida da parte del giudice per le indagini preliminari.
Due feriti sono stati dimessi in mattinata, mentre altri tre sono ancora ricoverati ma, al momento, non sono in pericolo di vita, da quanto emerge.