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Viareggio, il sindaco Del Ghingaro: «Così cambio il centro città»

di Donatella Francesconi
La simulazione al computer dell’edificio che accoglierà venti chioschi da trasferire in piazza Santa Maria
La simulazione al computer dell’edificio che accoglierà venti chioschi da trasferire in piazza Santa Maria

Il primo cittadino in Consiglio comunale: «Dopo il mercato strade e piazze»

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VIAREGGIO. Davanti a Municipio i commercianti del Comitato del centro città con lo striscione “Omissione di soccorso” per una zona della città che agonizza. Dentro l’aula del consiglio comunale il sindaco Giorgio Del Ghingaro e la sua maggioranza, le opposizioni, il pubblico. Vanno al voto gli atti che – così le parole dell’assessore ai lavori pubblici, Federico Pierucci – «faranno iniziare subito i lavori al mercato di piazza Cavour», attesi da un tempo ormai infinito. Ma all’attenzione dei consiglieri c’è anche la mozione di Partito democratico, Lega e Lista Bonaceto sindaco che riprende i temi della raccolta firme in calce alla richiesta di una seduta di consiglio aperta, proposta che è stata respinta dall’amministrazione comunale. C’è il Piazzone che verrà, progetto sul quale sono state Cna, Confesercenti, Confcommercio e Confartigianato a chiedere di recente «un passo indietro»; e c’è la situazione immediata dell’area degradata e insicura, – così la mozione (respinta con 13 no, 5 sì e 3 astensioni). Su questo punto, il sindaco Giorgio Del Ghingaro non ha dubbi: «L’ordine pubblico è in carico alle forze di polizia con le quali interloquisco da anni. Ho detto milioni di volte qual è la situazione del Piazzone e ho chiesto tutta la collaborazione possibile perché la situazione non è assolutamente gestibile, ancor più oggi che c’è una moltiplicazione di persone che non hanno dimora a causa della crisi».

Il centro che verrà

Liquidata la mozione, Del Ghingaro si è concentrato sul suo progetto complessivo di città: «Vogliamo la riqualificazione del mercato da quando siamo in carica. Perché per noi quella piazza è sempre stata un scandalo, anche per la visione commerciali e la pianificazione urbanistica della città. E dopo piazza Cavour avvieremo la riqualificazione del centro, delle sue strade, delle altre piazze per collegare la Passeggiata al centro, e la Torre Matilde. Che aprirà al pubblico a settembre/ottobre, Questo è il progetto». Nel quale è previsto anche un cambio di nome per la piazza all’ombra della Torre Matilde: «Non più piazza Santa Maria», così le parole dell’assessore Pierucci, «ma piazza del Mercato vecchio, come proposto dal consigliere David Zappelli».

Rebus chioschi

In quella piazza saranno spostati i 20 chioschi che la Soprintendenza non vuole nella riqualificata piazza Cavour. Sempre che il progetto del concessionario privato ottenga il via libera dalla stessa Soprintendenza. Soluzione che vede contrari i concessionari dei chioschi del Piazzone che avrebbero a disposizione, nella nuova soluzione, solo 12 metri quadrati ciascuno a fronte delle metrature attuali e delle reali esigenze. Riccardo Pieraccini, consigliere di maggioranza (“Progetto per Viareggio”) fa una proposta: «Ridiscutiamo quel progetto, con una scomposizione dell’edificio presentato in singoli chioschi distinti, che occupino più diffusamente la piazza». Il sindaco è possibilista: «Raccolgo le sollecitazioni arrivate da Pieraccini».

Il capogruppo della Lega, Alessandro Santini, ricorda: «Ci sono venti famiglie, persone che lavorano al Piazzone da 30 anni e sono cittadini di Viareggio che hanno bisogno di una risposta che non hanno mai ottenuto». E Dario Rossi, capogruppo del Partito democratico, sulla questione chioschi ha avanzato una richiesta: «Rinviare il voto sui punti riguardanti il riequilibrio del Piano economico e finanziario e lo spostamento dei banchi in piazza Santa Maria e aprire un tavolo di concertazione con le categorie, al quale siedano gli assessori competenti».

I nuovi atti relativi al progetto di ristrutturazione del Piazzone con il voto contrario di Pd e Lega e l’astensione di Fratelli d’Italia, il cui capogruppo Carlalberto Tofanelli ha posto la questione «dei metri quadrati per i chioschi in piazza Santa Maria».

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