A Tonfano svelate nella notte le scenografiche braccia di Quinn (figlio del noto attore)
L’artista italo-americano: «Le mie sculture faro di speranza e ispirazione»
PIETRASANTA. «La mia scultura come un faro di speranza e ispirazione per tutti coloro che la incontrano».
Quelle sei coppie di braccia con le mani che si intrecciano in maniera decisa a “disegnare” altrettanti ponti, portano la firma di Lorenzo Quinn, artista italo-americano, figlio del noto attore Anthony Quinn e protagonista con la sua installazione artistica collocata in piazza XXIV Maggio a Tonfano. Opera, “Building Bridges” che verrà inaugurata sabato 6 aprile alla presenza dello stesso artista, del sindaco Alberto Giovannetti e di Federica Rotondo, che ha ideato e curato l’intero progetto «grazie al quale arriva per la prima volta in Versilia uno degli artisti contemporanei più eclettici e talentuosi del panorama internazionale» si legge in una nota che aggiunge.
«Un’opera d’arte che si fa portatrice di un messaggio di pace, di amore e di speranza per tutti, soprattutto per chi, in varie parti del mondo, è alle prese con sofferenze di ogni tipo, in particolare per coloro che non vedono riconosciuti i propri diritti inalienabili».
Fortemente voluta a Marina di Pietrasanta dalla stessa Rotondo, che opera a livello nazionale e internazionale, la “Building Bridges” visibile davanti al pontile di Tonfano è la “gemella” dell’installazione in mostra all’Arsenale di Venezia, dove tra l’altro Quinn sarà coinvolto in una grande mostra nell’anno della 60ª Biennale d’Arte. «Ovviamente la visione dell’opera – che rimarrà in sede fino al prossimo 6 ottobre – è libera e senza dubbio caratterizzerà le immagini dell’estate versiliese 2024» precisa la nota critica.
«Sono molto orgoglioso di presentare la mia scultura ‘Building Bridges’ a Marina di Pietrasanta – sottolinea Lorenzo Quinn – perché da qui intendo lanciare, come da premessa, un faro di speranza e ispirazione per tutti coloro che la incontrano. Quest'opera d'arte incarna il messaggio senza tempo di amore e unità, esortandoci a trascendere le nostre differenze e connetterci a un livello più profondo. Così come si erge nella bellezza di Marina di Pietrasanta, “Building Bridges” non è solo una struttura fisica, ma un simbolo del nostro viaggio collettivo verso un mondo più compassionevole e unito. Accogliamo il suo messaggio, permettendogli di guidarci nella costruzione di ponti di comprensione ed empatia attraverso tutte le divisioni».
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