Carnevale di Viareggio: le regole, le giurie e i voti. Ecco gli effetti del bando in vigore fino al 2026
I verdetti di stasera si sommeranno a quelli dei prossimi due anni
VIAREGGIO. Gli effetti del nuovo bando di concorso triennale, approvato da Fondazione Carnevale e costruttori nella primavera dello scorso anno, li vedremo solo al termine dell’edizione 2026. Chi ben comincia, però, è a metà dell’opera. E i verdetti che saranno letti stasera dopo l’ultimo corso mascherato determineranno calcoli e strategie in vista dei prossimi Carnevali.
Chi sale e chi scende
Vale la pena ricordare già da ora promozioni e retrocessioni che scatteranno tra un paio d’anni: dalla prima categoria scenderà un carrista (su nove) così come dalla seconda salirà solamente un costruttore (su quattro). La novità, semmai, riguarda il passaggio tra i carri piccoli e le mascherate di gruppo: per riequilibrare una categoria con appena quattro costruzioni in concorso, la Fondazione ha deciso – con il benestare di carristi e mascheratisti – di prevedere due promozioni a fronte di una sola retrocessione. Dal 2027, dunque, i carri di seconda categoria torneranno ad essere cinque. Stesso meccanismo anche nelle maschere isolate: saranno in due, al termine di questo triennio, a salire nelle mascherate di gruppo, da cui retrocederà un solo artista in gara.
Il voto delle giurie
Due giurie valuteranno le costruzioni a concorso – una per i carri di prima e seconda categoria, un’altra per le mascherate di gruppo e le maschere isolate. Ciascuna giuria è composta fino ad un massimo di 30 persone, a cui vengono consegnate le due schede di voto specifiche per le categorie di costruzioni che sono chiamate a valutare. Ogni giurato deve indicare semplicemente il piazzamento di ogni costruttore dando come voto 1 alla costruzione che ritiene migliore, 2 alla seconda miglior costruzione e di conseguenza gli altri voti a seguire: non può assegnare ex aequo e deve dare il voto a tutte le opere partecipanti, pena l’annullamento della scheda.
Le graduatorie
La classifica finale, invece, può determinare un ex aequo: l’ultima volta in cui è accaduto risale al 1980. La graduatoria di ogni categoria viene formulata tenendo conto della sommatoria dei piazzamenti espressi da ogni giurato: pertanto, otterrà il primo posto la costruzione con il punteggio più basso e così di seguito, mentre si classificherà all’ultimo posto la costruzione con quello più alto. Le buste contenenti le schede di giudizio verranno aperte e conteggiate dal notaio incaricato che ne redigerà il verbale. La presidente della Fondazione Carnevale Marialina Marcucci e il vicepresidente Marco Szorenyi sono delegati con più ampio potere, e in via disgiunta tra loro, a seguire e avallare tutte le operazioni di scrutinio davanti al notaio. I due possono verificare l’ammissibilità delle schede di voto e, quindi, con facoltà di validare, in caso di discrepanze, imprecisioni e incompletezze, le schede da cui possa comunque desumersi un’inequivocabile interpretazione.