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Carnevale di Viareggio: le regole, le giurie e i voti. Ecco gli effetti del bando in vigore fino al 2026

Il carro di Jacopo Allegrucci, uno dei super favoriti (foto Roberto Paglianti)
Il carro di Jacopo Allegrucci, uno dei super favoriti (foto Roberto Paglianti)

I verdetti di stasera si sommeranno a quelli dei prossimi due anni

24 febbraio 2024
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VIAREGGIO. Gli effetti del nuovo bando di concorso triennale, approvato da Fondazione Carnevale e costruttori nella primavera dello scorso anno, li vedremo solo al termine dell’edizione 2026. Chi ben comincia, però, è a metà dell’opera. E i verdetti che saranno letti stasera dopo l’ultimo corso mascherato determineranno calcoli e strategie in vista dei prossimi Carnevali.

Chi sale e chi scende

Vale la pena ricordare già da ora promozioni e retrocessioni che scatteranno tra un paio d’anni: dalla prima categoria scenderà un carrista (su nove) così come dalla seconda salirà solamente un costruttore (su quattro). La novità, semmai, riguarda il passaggio tra i carri piccoli e le mascherate di gruppo: per riequilibrare una categoria con appena quattro costruzioni in concorso, la Fondazione ha deciso – con il benestare di carristi e mascheratisti – di prevedere due promozioni a fronte di una sola retrocessione. Dal 2027, dunque, i carri di seconda categoria torneranno ad essere cinque. Stesso meccanismo anche nelle maschere isolate: saranno in due, al termine di questo triennio, a salire nelle mascherate di gruppo, da cui retrocederà un solo artista in gara.

Il voto delle giurie

Due giurie valuteranno le costruzioni a concorso – una per i carri di prima e seconda categoria, un’altra per le mascherate di gruppo e le maschere isolate. Ciascuna giuria è composta fino ad un massimo di 30 persone, a cui vengono consegnate le due schede di voto specifiche per le categorie di costruzioni che sono chiamate a valutare. Ogni giurato deve indicare semplicemente il piazzamento di ogni costruttore dando come voto 1 alla costruzione che ritiene migliore, 2 alla seconda miglior costruzione e di conseguenza gli altri voti a seguire: non può assegnare ex aequo e deve dare il voto a tutte le opere partecipanti, pena l’annullamento della scheda.

Le graduatorie

La classifica finale, invece, può determinare un ex aequo: l’ultima volta in cui è accaduto risale al 1980. La graduatoria di ogni categoria viene formulata tenendo conto della sommatoria dei piazzamenti espressi da ogni giurato: pertanto, otterrà il primo posto la costruzione con il punteggio più basso e così di seguito, mentre si classificherà all’ultimo posto la costruzione con quello più alto. Le buste contenenti le schede di giudizio verranno aperte e conteggiate dal notaio incaricato che ne redigerà il verbale. La presidente della Fondazione Carnevale Marialina Marcucci e il vicepresidente Marco Szorenyi sono delegati con più ampio potere, e in via disgiunta tra loro, a seguire e avallare tutte le operazioni di scrutinio davanti al notaio. I due possono verificare l’ammissibilità delle schede di voto e, quindi, con facoltà di validare, in caso di discrepanze, imprecisioni e incompletezze, le schede da cui possa comunque desumersi un’inequivocabile interpretazione.
 

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