Stazione di Torre del Lago fuori controllo: indagini per trovare chi ha messo le grosse pietre lungo i binari
Pastechi lancia una petizione da inviare a Roma
TORRE DEL LAGO. Polizia ferroviaria al lavoro da mercoledì sera per arrivare a individuare a chi ha posizionato grossi sassi lungo i binari della stazione di Torre del Lago, bloccando un treno regionale – che ha urtato nell’ostacolo, provocando schegge di pietra volate via a rischio di colpire qualcuno – e la circolazione sulla Tirrenica per un’ora circa. Quanto accaduto riporta l’attenzione della frazione sul gruppo di giovanissimi – ci sono testimoni e immagini delle telecamere della stazione – che da tempo si è reso responsabile di episodi di vandalismo pesanti negli ultimi mesi: il tentativo di appiccare il fuoco all’interno della scuola media Gragnani, gli ombrelloni con relativi basamenti di un locale sul Belvedere gettati nel lago, schiamazzi notturni e intimidazioni a chiunque dica loro qualcosa.
Da una parte lo scorrazzare del gruppo di giovanissimi, ma dall’altra la situazione di massimo degrado nella quale versa la stazione di Torre del Lago. Degrado “fisico”, con i locali vuoti, abbandonati, gli interni distrutti, la sporcizia; e degrado morale, essendo diventata la stazione il centro di un ampio giro di spaccio lungo i binari. Con giovani che scendono dai treni in arrivo da Pisa o da Massa solo per addentrarsi in pineta ad acquistare lo stupefacente.
Athos Pastechi, già presidente della circoscrizione Torre del Lago ed esponente di Forza Italia, lancia un appello al sindaco Giorgio Del Ghingaro: «La sicurezza è un tema nazionale, e per questo faccio appello al primo cittadino e chiedo che intervenga nei confronti delle forze dell’ordine, della Magistratura, della Prefettura di Lucca affinché venga sistemata la stazione ferroviari di Torre del Lago».
All’appello, Pastechi aggiunge una proposta che si impegna a portare avanti in prima persona: «Se non bastano l’autorità e l’impegno del sindaco, faremo una petizione da inviare al ministero e al Prefetto, con le firme dei cittadini in calce. E io stesso me ne farò promotore».
Chi viveva sopra alla stazione e oggi, dopo 31 anni, ha lasciato l’abitazione in virtù delle troppe situazioni particolari vissute, ricorda: «La sera era tutto un urlare, lungo i binari. Gruppi di ragazzi si divertivano a saltare i binari per puro divertimento.
Adesso la casa della stazione è rimasta vuota, in attesa che possa essere recuperata per progetti di tipo sociale. Progetto che, però, al momento non si sono ancora concretizzati. Così come non è mai diventata realtà l’assegnazione – a metà 2020 – dei locali dell’ex bar dello scalo ferroviario alla associazione di volontariato “Equazione”. Che avrebbe dovuto aprirvi una bottega del commercio equo e solidale, consentendo un primo recupero di vivibilità all’intera zona.
Nel febbraio di quest’anno erano stati i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia – Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione trasporti e Vittorio Fantozzi – a chiedere a Rete ferroviaria italiana di inserire anche la stazione di Torr e del Lago tra quelle comprese nel Piano di riqualificazione annunciato per la Toscana. «La Regione deve sollecitare Rfi a mettere mano alla stazione», così la posizione dei due consiglieri: «Non si può accettare che un luogo così importante anche a livello storico e culturale sia lasciato in uno stato di progressivo degrado. Abbandonata, invasa dalla vegetazione selvaggia, più volte scena di episodi di criminalità e ricovero per senzatetto. C’è assoluto bisogno di maggiore vigilanza, magari con un presidio 24 ore su 24 delle forze dell’ordine per scoraggiare il quotidiano giro di spaccio, riqualificazione della zona e riattivazione del bar-ristoro».