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Sanità

La guardia medica rifiuta l’intervento. «Stazzema non è coperta dal servizio»

La sede della Croce Bianca di Querceta
La sede della Croce Bianca di Querceta

Una signora di 70 anni ha dovuto allertare il 118 ed è finita al pronto soccorso. L’Asl spiega: c’è stato un malinteso, l’assistenza medica a domicilio è garantita

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STAZZEMA. «Pronto, avrei bisogno dell’intervento della guardia medica a domicilio». Ma la risposta che arriva dal dottore di servizio alla Croce Bianca di Querceta è che «Stazzema non è coperta dalla guardia medica. Deve chiamare il 118». Così è stato e a Pruno si è recata l’ambulanza della Pubblica assistenza di Stazzema e (paradossalmente) l’automedica che proprio da Querceta è arrivata. Questo è quanto è successo la scorsa settimana, la notte fra giovedì e venerdì, a una signora di 70 anni, Concettina Giannini. Che è rimasta esterrefatta dalla risposta del medico di servizio, e ha deciso di far presente l’episodio al nostro giornale.

«Avendo problematiche di cuore – racconta la signora Giannini, residente a Pruno – sono d’accordo con il mio cardiologo che quando ho dolori allo stomaco o allo sterno è sempre bene non trascurarli. In questo caso immaginavo che si trattasse di semplici dolori alla pancia, ma non davano cenno di placarsi, e anzi erano sempre più intensi. Così per precauzione, senza allertare subito il 118, ho deciso insieme a mio marito di chiamare la guardia medica a domicilio così che valutasse il da farsi. La più vicina è alla Croce Bianca di Querceta. E quello che ci siamo sentiti rispondere è stato che Stazzema non è coperta da questo servizio. Mentre noi sapevamo che invece era obbligato a intervenire, e questo ci ha fatto un po’ alterare».

Risultato è stato che Concettina Giannini ha dovuto allertare il 118 (all’1 di notte circa) e il medico ha deciso di trasferirla al pronto soccorso del Versilia per accertamenti, per i quali si sono fatte le cinque del mattino. «Io immaginavo che mi sarebbe aspettata un’attesa del genere, che ho affrontato con difficoltà per la mia condizione di salute», dice Concettina.

Sull’accaduto Il Tirreno ha chiesto spiegazioni all’Asl Toscana Nord Ovest, dato che proprio sul sito dell’azienda sanitaria è specificato che la guardia medica «assicura un servizio di assistenza medica, in ambulatorio o a domicilio, nei casi che si verificano durante la notte» e che quella in servizio a Querceta alla Croce Bianca è per il «territorio di Seravezza escluse frazioni assistite da Pietrasanta e i Comuni di Forte e Stazzema».

L’Asl Toscana nord ovest ha spiegato che si è trattato «di un malinteso legato alla presenza in quel momento in servizio a Querceta di un medico di altro territorio». E che «il caso è stato risolto con un accesso in ospedale, consigliato dallo stesso professionista, in base alle problematiche di salute evidenziate dall’utente. Il Comune di Stazzema e le relative frazioni sono comunque da molti anni regolarmente coperti dalla sede di Querceta e non c'è quindi alcuna carenza assistenziale su questi ambiti geografici; visto il malinteso questi aspetti sono stati comunque oggetto di verifica, approfondimento e opportuni interventi comunicativi con i colleghi da parte del medico referente della sede di guardia medica, subito avvisato del problema emerso».
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